Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Una firma per abbattere il porcellum

Fonte: La Nuova Sardegna
12 settembre 2011

Banchetti per la raccolta a Cagliari e Quartu Sant’Elena



Obiettivo: raggiungere cinquantamila adesioni nell’isola

PIERLUIGI CARTA
CAGLIARI. La campagna di raccolta firme per il referendum sull’abrogazione della legge elettorale definita “porcellum” è iniziata da pochi giorni. Il piazzale antistante al mercato di San Benedetto ieri mattina era occupato dai banchetti dei promotori. Tra di loro, oltre ai membri del comitato “Sardegna contro il porcellum” spiccavano le bandiere del Pli e del Pd, dei Riformatori e del Polo civico di Cagliari. Sono molti i giovani disposti a battersi, moduli e volantini alla mano, per modificare la situazione attuale. Il referendum mira al ripristino del sistema preferenziale per garantire il diritto alla scelta diretta dei propri candidati. Matteo Corso, volontario del Polo civico, ha le idee chiare: «Penso che non ci siano alternative. Una riforma dal basso è l’unica via per favorire il ricambio dell’attuale classe politica». I promotori del Partito liberale, sistemati dietro le bancarelle del mercato, commentano che in poche ore sono riusciti a raccogliere qualche centinaio di firme solo su Cagliari, tra via Pacinotti e piazza Garibaldi. Il banco del comitato promotore del referendum in Sardegna era forse il più frequentato della zona. Simone Spiga afferma che in due giorni a Cagliari sono state raccolte 1.000 firme, mentre il comitato a livello regionale ha raggiunto quota 20.000. «Entro il 20 settembre dovremo consegnare i moduli al comitato nazionale - dichiara Spiga - la quota sperata per la Sardegna è di 50.000 firme. Un risultato tutt’altro che impossibile». Nonostante la disposizione che prevede l’obbligo di firmare solo nel proprio comune di residenza, alcuni banchi si muniscono dei moduli di più comuni di modo da snellire le operazioni. I volontari per il fine settimana sembrano non volersi fermare, e i centri di raccolta firme si spostano da quartiere a quartiere secondo gli orari. Ve ne erano allo spettacolo di Sabina Guzzanti e durante il corteo della Cgil di martedì - quando sono state raccolte 4.000 firme - e gli aspiranti sottoscrittori non hanno che l’imbarazzo della scelta. Da via Dante a via Roma, passando per piazza Garibaldi fino al mercato. Anche i volontari dei comuni limitrofi si stanno mobilitando, per esempio Quartu Sant’Elena. Qui i Giovani Democratici hanno preso d’assalto piazza Santa Maria e viale Colombo angolo via Nenni, dove si è stanziata anche una delegazione dell’Idv; mentre piazza Azuni è stata battuta direttamente dal comitato referendario. Anche Francesco Piludu, consigliere di minoranza del comune di Quartu, rileva l’interessamento dei cittadini. Intanto sono 37 i consiglieri comunali di Cagliari, di tutti gli schieramenti, che hanno già firmato.