Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Karalis arena, nuovo via libera

Fonte: L'Unione Sarda
9 settembre 2011

L'Autorità di bacino approva il progetto, valutazione ambientale vicina

 Vedi la foto Se quello della Juventus è il primo stadio costruito da una società di calcio di Serie A, quello del Cagliari potrebbe essere il primo a essere realizzato completamente con un sistema modulare: niente - o quasi - cemento armato, ma grandi strutture prefabbricate, da assemblare sui terreni di Santa Caterina, a Elmas, per dar finalmente vita alla Karalis arena. A Roma nei capannoni tra la Magliana e Fiumicino i cantieri del nuovo impianto dei rossoblù vanno avanti.
Le tribune avranno una capienza di 23.500 posti, saranno molto vicine al campo di gioco - come nel nuovo stadio della Juventus - e oltre alle tradizionali poltroncine verranno realizzati per la zona Vip 11 sky box, cabine private dove gli abbonati potranno guardare la partita, come in un piccolo salotto. Ma a Roma stanno assemblando in questi giorni anche i prefabbricati necessari alla realizzazione della sala stampa (con 120 posti a sedere), gli spogliatoi di giocatori, allenatori e arbitri, un'ampia zona mista e la vip lounge. Uno dei pregi di questo metodo innovativo, brevettato in Italia, è il risparmio di tempo: per metter su il nuovo stadio, gli ingegneri incaricati dal presidente Massimo Cellino stimano di impiegare circa otto mesi. Autorizzazioni permettendo, ovviamente.
Perché per ora la procedura per ottenere le licenze non si è ancora conclusa: le conferenza di servizi convocate dalla Regione vanno avanti, ora si attende la valutazione ambientale strategica della Provincia per il Puc di Elmas. Ieri intanto è arrivato il via libera del Comitato istituzionale dell'autorità di bacino della Sardegna (presieduto dal governatore Ugo Cappellacci): l'ultimo tassello prima dell'ottenimento della Vas.
Poi c'è il capitolo Enac. Il presidente dell'ente nazionale per l'aviazione civile Vito Riggio ha dichiarato guerra all'idea di Cellino di realizzare la Karalis arena nei terreni di Santa Caterina, comprati più o meno un anno fa, a cui è interessata anche la Sogaer, che a sua volta ha progettato l'ampliamento dell'aeroporto proprio su una parte di quelle aree.
Nel frattempo il Sant'Elia assomiglia sempre più a un rudere. Ieri la Commissione di vigilanza ha chiesto al Comune di Cagliari l'ennesima verifica in vista dell'inizio del campionato. In particolare, il collaudo delle torri-faro che illuminano l'impianto. ( m.r. )