Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Siamo ostaggi del caos»

Fonte: L'Unione Sarda
9 settembre 2011

MARINA. Prosegue la protesta dei residenti contro il chiasso notturno

 

Alcuni locali rimangono aperti fino alle 4 del mattino «Siamo ostaggi del caos e del chiasso». I residenti del quartiere Marina dichiarano nuovamente guerra al popolo della notte. Questa volta la protesta si sposta dalle scalette Santa Teresa e da via Principe Amedeo, dove la situazione si è via via normalizzata dopo le polemiche dei mesi di maggio e giugno, alle vicine via e piazza Dettori e piazza San Sepolcro. Colpa, secondo i cittadini che si sono riuniti sotto la bandiera” del Comitato residenti Marina, di un locale all'aperto che organizza manifestazioni sotto le stelle. L'ultima, “Slam”, è andata in scena proprio l'altra notte.
«Siamo stufi», fanno sapere i cittadini esausti, «e chiediamo l'intervento del sindaco e delle autorità competenti: questa situazione deve finire. Ogni notte in un noto bar si riuniscono centinaia di persone che creano disagi a più non posso. Per chi vive in via e piazza Dettori e piazza San Sepolcro, è diventato quasi impossibile raggiungere i portoni di casa. I tavolini vengono messi sulla strada occupando di gran lunga il suolo pubblico concesso al titolare del bar».
Quando ci sono manifestazioni la situazione precipita: «Centinaia di persone si siedono davanti agli ingressi, in terra, sulle piante, sulle vetrine. Non siamo contrari agli spettacoli. Chiediamo che vengano organizzati in spazi appositi».
Per questo gli abitanti rivolgono un appello al sindaco Massimo Zedda: «Ha detto che vuole che il centro storico venga ripopolato. Per fare ciò bisogna che si rispettino le regole. Perché alcune attività restano aperte fino alle 4 del mattino? Perché ci sono sempre bottiglie in terra e nessuno viene multato?» (m.v.)