Rassegna Stampa

Sardegna 24

Tuvixeddu,ecologisti inguardia

Fonte: Sardegna 24
7 settembre 2011

 

 Incontro tra la maggioranza e le associazioni ambientaliste. Avviso a Zedda: «Il punto fermo è il rispetto delle norme»

L’ex assessore Mongiu: «Il progetto del parco stravolge i luoghi: va rivisto

Ambientalisti in guardia su Tuvixeddu. Le associazioni ecologiste hanno incobtrato ieri sera a palazzo Bacaredda i consiglieri comunali della maggioranza. Presenti Vincenzo Tiana di Legambiente, Maria Paola Morittu di Italia Nostra, lo scrittore Giorgio Toddee Maria AntoniettaMongiu di Sardegna Democratica. Gli ambientalisti hanno messo un punto fermo sull’attività del Comune per la ripresa dei lavoria a Tuvixeddu: il rispetto delle norme. Spazio per il lungo racconto della vicenda. E un avviso: la sentenza del Consiglio di marzo ha parlato chiaro, serve una nuova pianificazione tra Regione e Comune che estenda l’area di tutela. Il tutto dopo l’adeguamentodel puc al ppr.«Hodetto ai consiglieri che la pianificazione dell’area spetta solo a Regione e Comune e non ai privati», spiega l’ex assessore regionale alla Cultura Maria Antonietta Mongiu, «e ho aggiunto che il progetto del parco va rivisto. Perché la versione attuale stravolge l'identuità del luogo,mentre il Consiglio di Statoha decretato che va restituita integralmenteproprio l'identità dei luoghi. Il terzopunto in questione è l’adeguamento del puc al ppr che ha un valore tassativo. Tutti questi elementi », aggiunge, «non sono emersi nelle ultimi incontri alComune ». A proposito degli incontri la Mongiu si è detta sorpresa per il fatto che la Regione sia stata rappresentata solo da un capo di Gabinetto, «mentre la nostra Giunta andava al Comune con 3 assessori a discutere del Pia», attacca. «oltretutto il capo di Gabinetto è l’ex presidente della commissione Urbanistica delComunedella scorsa consiliatura. Uno dei protagonisti dell’affossamento dell’accordo diprogramma firmato tra il Comune e la Giunta Soru». Anche Maria Paola Morittu di Italia Nostra ha ricostruito ai consiglieri di maggioranza i passaggi giuridici della vicenda Tuvixeddu: l’accordo di programma, poi il ppr, i vincoli e gli strascichi giudiziari. «Secondo il ppr», ha spiegato la Morittu, «l’intera superficie dei colli Tuvixeddu e Tuvumannu è stata dichiarata “area caratterizzata da preesistenze con valenza storico-culturale” e individuata come bene paesaggistico ai sensi del Codice Urbani ».Daqui deriverebbe l’aplicazione della misura di salvaguardia prevista dall’articolo 49 del ppr, quella che sancisce il divieto di “qualunque edificazione” sull’area, «fino all’adeguamento del piano urbanistico comunale allo stesso piano paesaggistico », spiega la Morittu, «e successivamente, attraverso un’intesa Comune-Regione, l’individuazione, all’interno degli ettari vincolati, di “un’area a tutela integrale dove non è consentito alcun intervento di modificazione dello stato dei luoghi, e una fascia di tutela condizionata». Il Consiglio di Stato haanche dichiarato ritrovamenti archeologici «per circa22ettari»,mentre «la cura dell’interesse pubblico paesaggistico, diversamente da quello culturale-archeologico, concerne la forma del paese circostante, non le strette cose infisse o rinvenibili nel terreno con futuri scavi». Quindi, aggiunge l’esperta di Italia Nostra, «l’area di tutela integrale dovrà necessariamente essere superiore a 22 ettari». «È stato un incontro conoscitivo », ha spiegato il presidente della commissione Urbanistica Andrea Scano, «dal punto di vista politico è tutto da decidere. Dobbiamo riflettere». (en.ne.)