Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Baretti, salvi in cinque

Fonte: L'Unione Sarda
6 settembre 2011

POETTO. Giovedì in Giunta il via libera al progetto di demolizione

 

Gli altri gestori: «Dateci licenze provvisorie» Si salveranno in cinque, anche se per motivi diversi: Otium, Emerson, Palmette, Oasi e Iguana saranno i soli a non essere abbattuti dalle ruspe, che nei prossimi giorni potrebbero arrivare al Poetto. Giovedì l'assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras potrebbe proporre alla Giunta l'approvazione del progetto di demolizione elaborato dagli uffici del Servizio edilizia pubblica. L'appalto, che seguirà una procedura d'urgenza, avrà una base d'asta di 500 mila euro.
I SUPERSTITI Le ruspe, per ora, risparmieranno cinque chioschi. L'Emerson e l'Iguana, che hanno una licenza edilizia; le Palmette, che ha vinto il ricorso al Tar contro il diniego dell'accertamento di conformità (in questo caso la demolizione è sospesa fino alla pronuncia degli uffici comunali); l'Oasi, che è ancora in attesa di una sentenza del tribunale amministrativo per un motivo identico ma ha ottenuto la sospensiva dell'ordinanza di demolizione. E poi l'Otium, alla prima fermata, ricostruito proprio in questi giorni, che ha un'autorizzazione fino al 31 ottobre. Dopo potrebbe essere smontato, a meno che il Comune non introduca prima la possibilità di assegnare licenze provvisorie in attesa dell'approvazione definitiva del Piano di utilizzo dei litorali.
LICENZE PROVVISORIE È questa la richiesta fatta ieri dal Consorzio Poetto service e dal Sib (sindacato imprenditori balneari) alla Commissione comunale Patrimonio. Anche se con una differenza sostanziale: Sergio Mascia (Poetto service) chiede «una autorizzazione da marzo a ottobre 2012, che ricalchi quella già rilasciata e non utilizzata nel 2011», mentre Alberto Bertolotti (Sib) ha chiesto una licenza valida fino al 2015, sulla base del decreto Milleproroghe che allunga la durata delle concessioni demaniali.
PARERE LEGALE Il presidente della Commissione Claudio Cugusi ha chiesto un parere all'ufficio legale del Comune e all'Avvocatura dello Stato sulla regolarità di un'autorizzazione temporanea di questo tipo: «Siamo favorevoli a un provvedimento che consenta ai chioschi di lavorare nelle more dell'adozione del Pul, in modo da dare un contributo concreto alla vivibilità del Poetto nei prossimi mesi».
Per Sergio Mascia la licenza temporanea è indispensabile: «È necessario inserire nelle nuove linee guida del Piano di utilizzo dei litorali una norma transitoria che ci permetta di avere un'autorizzazione valida per la prossima stagione balneare». Senza, i chioschetti in grado di lavorare nel 2012 si conterebbero sulle dita di una mano.
Michele Ruffi