Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Come far morire il centro storico

Fonte: La Nuova Sardegna
5 settembre 2011



La scuola Riva: gioiello sotto chiave da 10 anni



Scano: «Uffici al lavoro per promuovere politiche di recupero»

CAGLIARI. Resta clamoroso anche se ben conosciuto il caso della scuola Riva di piazza Garibaldi (nella foto). Uno sciupìo quasi senza eguali: edificio bello, arioso, concepito per essere scuola e quindi con spazi generosi è chiuso da una decina d’anni. La proprietà del caseggiato è divisa tra Provincia e Comune, un cantiere è stato aperto ma non ha mai portato a termine i lavori. Andrea Scano, Pd, oggi presidente della commissione consiliare all’Urbanistica, nella precedente legislatura ha presentato varie interrogazioni alla giunta sul tema «scuola Riva». Le risposte non sono arrivate. «Ma il problema è certamente anche più ampio - commenta - è necessario attivare una politica in favore del centro storico, una politica che deve mettere assieme imprenditori, proprietà, Comune, banche e altri soggetti per creare facilitazioni ai proprietari degli immobili in modo che vengano incentivati a ristrutturare. Con una tale politica si incentiva anche in modo concreto l’abitare in centro e si fanno vivere i quartieri storici. E’ un aspetto centrale del programma di Zedda, adesso si attueranno le azioni positive per renderlo operante». E’ davvero una scommessa: la mancanza di politiche per il centro storico è risaputo che abbia favorito la speculazione immobiliare che compra, ristruttura e rivende o affitta a prezzi non accessibili per una coppia giovane o uno studente, la popolazione ovunque ritenuta «giusta» per far vivere un luogo e restituirgli normalità. Cosa vuol dire? Che se i prezzi non sono neppure alla portata dei redditi medi, case e strade diventano la cassaforte di pochi.