Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

«Riforma sarda entro settembre»

Fonte: Sardegna Quotidiano
26 agosto 2011

ENTI LOCALI

 

 I tempi sono stretti, strettissimi: «Non possiamo farci dettare la linea dallo Stato, se Roma dovesse imporci la riforma degli enti locali sarebbe un precedente gravissimo». Tradotto: entro settembre il Consiglio regionale potrebbe dare il via libera a una legge sulla riorganizzazione dei Comuni, delle Province e degli altri enti intermedi dell’Isola in modo così da anticipare l’applicazione della Manovra finanziaria nazionale.

L’AUSPICIO DEL PRESIDENTE

Le proposte su cui lavorare - assicura il presidente della commissione Autonomia, Pietro Pittalis - ci sono già, bisogna decidere solo da quali partire per una riforma complessiva del sistema istituzionale sardo. «Il presupposto che deve guidarci in questo lavoro è uno - spiega Pittalis -: non possiamo farci dire dal Governo nazionale cosa dobbiamo fare su una materia di diretta responsabilità della Regione. Proprio per anticipare questa possibilità, e predisporre un testo di legge che possa avere in Consiglio la massima condivisione possibile, ho convocato per martedì la commissione Autonomia e ho esteso l’invito a tutti i capigruppo dell’Assemblea regionale». Per discutere e ragionare insieme sulle mosse da compiere, per capire dove e come intervenire, ed entro quando. Al primo punto, sostiene ancora Pittalis, ci deve essere l’obiettivo del risparmio economico che deve però andare di pari passo con un miglioramento dell’efficienza delle istituzioni e degli altri enti ed agenzie regionali: «Discuteremo certo della riduzione dei consiglieri regionali, di quelli provinciali e anche dell’abolizione di alcuni enti intermedi che non solo costano molto in termini economici ma anche di burocrazia aggiuntiva». Enti che servono solo a smistare carte ed allungare l’iter delle pratiche, oltre che a incassare quattrini. Impossibile, comunque, sapere quali potrebbero essere le strutture a venir falciate: «Su questo dovranno arrivare le proposte dei commissari, e potremo comunque contare su alcune ipotesi che sono già state prese in esame dalla commissione e che erano in attesa di un parere definitivo. Detto questo - è il ragionamento dell’esponente della maggioranza di governo - non ci limiteremo a ridurre i consiglieri provinciali o i consigli comunali ma ci muoveremo nell’ottica di una più generale riforma e riordino degli enti locali, che vada a incidere anche sulla struttura degli stessi».

TESTO IN AULA A SETTEMBRE

I tempi, come detto, sono ristretti: un po’ per necessità e un po’ per volontà politica. «Da parte dell’Esecutivo e della maggioranza dell’Assemblea c’è senza dubbio la volontà di fare in fretta e dare una corsia preferenziale e accelerata all’iter di un eventuale disegno di legge che dovesse essere licenziato dalla commissione. Mi auguro che su questa battaglia, che combattiamo perché altrimenti si rischia di minare le basi dell’autonomia della nostra Regione, ci sia la più ampia convergenza possibile di tutte le forze politiche e che l’unità non sia solo formale ma anche sostanziale». Prima in fase di predisposizione del testo di riforma, poi in quella della sua approvazione: «Il nostro intento è quello di lavorare su tutti i fronti già da martedì ma è chiaro - conclude Pittalis - che in via informale ci siamo già confrontati: bene, penso che entro settembre il testo possa arrivare in Aula ed essere approvato con larghissima maggioranza». G.B.