Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Concerti e movida, contro il rumore i tappi nelle orecchie

Fonte: La Nuova Sardegna
18 agosto 2011





Gli eventi proposti aggravano i disagi di residenti e turisti

CAGLIARI. Tappi per le orecchie per i sordi e per gli assordati del centro storico di Cagliari. E così tra piazza Carlo Alberto e piazza Yenne, ieri mattina, c’è stata distribuzione di centinaia di tappi per le orecchie ai passanti, incuriositi.
Tra i “distributori” anche l’ex presidente della circoscrizione centro storico, Gianfranco Carboni. Considerati gli ultimi eventi festivi organizzati ad agosto la reazione dei residenti non si è fatta attendere. Una serie di lamentele da parte dei castellani, e non solo, ha fatto eco alla settimana di festa e ad un lungo periodo di trascuratezza da parte delle amministrazioni comunali. Gianfranco Carboni spiega il senso del gesto, ovviamente simbolico: «le vie di Castello vengono trascurate per tutto il resto dell’anno, mentre per le settimane di festa i pochi residenti ad essere rimasti, si prendono solo la parte peggiore degli eventi» come gli schiamazzi, la mancanza di sonno e l’urina agli angoli delle strade. È dai bombardamenti del’43 che il centro storico è in condizioni di degrado. La mancanza di cura ed i vuoti urbani ne è sono un esempio, senza contare che per zone cruciali come Castello, non è ancora stata assegnata una vocazione né una loro caratterizzazione. «L’immobilismo decisionale - sostiene Carboni - risulta ad oggi essere la peggiore soluzione». Tale problema riguarda anche la parte più “commerciale” del centro, come piazza Yenne, dove non si può bere un sorso d’acqua o non si può accedere ai servizi igenici senza dover chiedere “per favore” ai baristi. L’assenza di fontane, rubinetti e bagni pubblici non contribuisce nel creare l’immagine di un posto ospitale per i turisti, né per i residenti. L’ex presidente della circoscrizione conclude affermando che «i tappi, anziché essere imposti ai residenti di Castello, dovrebbero essere levati dalle orecchie dei politici e degli amministratori. In quanto una sordità indotta ha prodotto una fuga dal quartiere, lasciando 800 residenti dove ve ne erano quasi 5.000 negli anni’80».(plc)