Rassegna Stampa

Sardegna 24

L’amianto non è uguale per tutti

Fonte: Sardegna 24
11 agosto 2011

 A Cagliari nove fra scuole dell’infanzia ed elementari sono chiuse dall’anno scorso a causa del materiale nocivo presente nelle pavimentazioni: il Comune stanzia per la bonifica 400mila euro che però finiscono soltanto a tre istituti

di EDOARDO PISANO e.pisano@sardegna24.net

Dopo trent’anni di onorata carriera e nove mesi in agonia è morta la scuola dell’infanzia di via Corsica”. È l’epitaffio, iscritto su un lenzuolo, che da qualche giorno ricopre il cancelletto d’ingresso di un asilo del capoluogo sardo. Chiuso a pochi giorni dall’inizio dello scorso anno scolastico a causa dell’amianto presente nelle vecchie pavimentazioni.Un problema che, a settembre scorso, riguardava altri otto fra asili e scuole elementari cagliaritane che venivano chiuse ai bambini in attesa di soluzioni che, si prometteva, sarebbero arrivate in pochi mesi. Con la conseguenza che i bambini venivano smistati in altri plessi con tutti i disagi conseguenti. Oggi, a distanza di quasi un anno e col nuovo anno scolastico alle porte, la questione non ha trovato una soluzione univoca. O meglio, sono stati trovati solo rimedi parziali. Il comune di Cagliari nella vecchia amministrazione Floris, aveva provveduto a far rimuovere le pavimentazioni pericolose da tutti gli istituti alle prese col problema dell’amianto, ma solo tre di queste hanno potuto riaprire. Le altre, infatti, sono state liberate dalle coperture in vinil-amianto ma sono rimaste tuttora prive di un pavimento e con ogni probabilità nonsaranno pronte per l’inizio del nuovoanno scolastico. Perché il comune capoluogo di Regione ha fronteggiato il problema amianto solo per tre scuole? Perché in quegli stessi istituti si è provveduto pure alla sostituzione di porte, battiscopa «oltre a ulteriori lavori non definibili preventivamente ma che dovessero rendersi necessari per la buona riuscita dell’opera»?Afebbraio, infatti, il comune con delibera numero 16 del 2 febbraio 2011 aveva approvato il «ripristino di pavimenti e lavori complementari in alcune scuole» stanziando fondi per quattrocentomila euro. Delle otto scuole che necessitavano di essere rimesse a posto ne vengono scelte soltanto tre: quella di via Bandello, di via Del Sestante e di via Val Venosta. Non si trattava però solo dei lavori di posa in opera di nuova pavimentazione, madi una serie di lavori complementari all’interno delle strutture che hanno assorbito tutti gli stanziamenti. Lasciando a metà la sistemazione delle scuole dell’infanzia , che avrebbero continuato a rimanere chiuse perché liberate dai materiali con presenza di amianto ma senza i nuovi pavimenti. Difficile capire la motivazione di una scelta politica di questo genere, considerando che per il rifacimento dei pavimenti di tutti quanti gli istituti scolastici interessati dal problema dell’amianto sarebbe bastata una cifra vicino al dieci per cento dei quattrocentomila euro stanziati. Ha avuto forse un ruolo l’imminenza delle elezioni comunali? La scelta delle scuole che hanno beneficiato dei fondi anti-amianto era forse finalizzata all’acquisizione di elettorato in quei quartieri dove era più pressante per l’amministrazione fare contenti i residenti per raccogliere maggiori consensi? Difficile dirlo. Resta il fatto che molti genitori temono che i loro bambini vengano nuovamente smistati in asili o scuole diverse rispetto a quelle alle quali avevano iscritto i loro figli. Alla faccia dell’imparzialità che dovrebbe guidare e sorreggere tutte le azioni della pubblica amministrazione. 

L’assessore alle Politiche Sociali di Cagliari Susanna Orrù: «Entro settembre contiamo di riaprire quasi tutti gli asili»

Per l’assessore alle Politiche Sociali del comune di Cagliari, Susanna Orrù, il problema della chiusura a causa dell’amianto di asili e scuole troverà presto una soluzione positiva. «Una parte della questione è già stata risolta », dichiara la Orrù relativamente ai tre plessi scolastici già bonificati e ripristinati, «contiamo di sistemare la situazione entro settembre in modo da consentire un’apertura regolare senon a tutti, quantomeno alla maggior parte delle scuole per l’infanzia alle prese col problema». L’assessore Orrù non dimentica che, amianto a parte, molti edifici scolastici attendono di essere messi a norma: «Nei prossimi mesi ci sarà una programmazione di interventi per l’adeguamento delle scuole alla normativa».