Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Parla il sindaco Zedda: a fine agosto le prime demolizioni dei chioschi

Fonte: L'Unione Sarda
4 agosto 2011

«Sport, baretti, servizi e piste ciclabili
E a Marina piccola il polo della vela»

 

«Prima bisogna avere le idee chiare della città tra dieci-vent'anni, una visione d'insieme, poi si devono pianificare le azioni per ottenere il risultato». È un concetto che Massimo Zedda ripete continuamente. È la premessa ad ogni idea, ad ogni programma che illustra. Una filosofia che lui contrappone a quella dei predecessori che, dice «non avevano una visione chiara della città, progettavano per spot, non concertavano».
L'ANALISI DEL PROGETTI Ed è questa la ragione per cui sta analizzando con attenzione tutti i progetti ereditati e ne sta prevedendo, in molti casi, la modifica. Il Poetto, per dire, lo immagina ciclabile, un luogo dove si possa mangiare, fare sport giorno e notte. «Vogliamo che i mezzi pubblici, in particolare la metropolitana leggera, arrivino lì anche di notte e per questo abbiamo chiesto alla Regione una deroga che ci consenta di avere più chilometri (la legge stabilisce un “tetto” di chilometri percorribili per ogni azienda di trasporto locale e Cagliari ha già raggiunto il limite, ndr)».
MATERIA COMPLESSA Ecco, per il sindaco, pianificare il Poetto di domani significa ragionare di attività produttive, urbanistica, ambiente, trasporti, igiene, turismo, sport. «Io al Poetto voglio le piste ciclabili, che siano collegate anche con quelle del parco di Molentargius ma nel progetto di pedonalizzazione predisposto dalla Giunta precedente non ci sono, dunque lo cambieremo, se riusciremo a ripescare i soldi che sono andati persi».
IL NODO DEL PUL Nell'immediato c'è il Piano di utilizzo dei litorali. «Stiamo accelerando i tempi per dare, finalmente, un sistema di regole certe ai gestori, con i quali stiamo dialogando e con i quali abbiamo concordato un cronoprogramma per demolizioni e ricostruzioni». Su questo aspetto ci sono due problemi. Il primo: la necessità, ribadita dalla procura della Repubblica, di dare attuazione in tempi brevissimi all'ordinanza emanata nell'ottobre del 2009 dal Servizio edilizia privata che impone la demolizione di dodici chioschi (su venti) che hanno commesso abusi edilizi.
SINERGIE CON LA REGIONE Il secondo: anche la Regione proprio in queste settimane sta riscrivendo le linee guida dei Piani dei litorali elaborate solo un anno fa e occorre attenderne la definizione se non si vuole rischiare che il lavoro fatto in Comune sia da buttare via. «Abbiamo concordato con i gestori un cronoprogramma per le demolizioni nel rispetto dell'ordinanza e, consapevoli del fatto che la procura ci sollecita, anticiperemo rispetto alle date concordate», spiega il sindaco. «Credo che le prime demolizioni partiranno a fine agosto, massimo primi di settembre. In passato», aggiunge, «c'è stata una sottovalutazione del problema anche da parte dell'amministrazione. Se così non fosse stato, i chioschi sarebbero stati demoliti in autunno e ricostruiti entro l'estate e non staremo qui a parlarne». Quanto alle linee guida, in corso di rielaborazione da parte della Regione, il sindaco dice di non essere preoccupato: «I nostri tecnici dialogano in continuazione con quelli della Regione, non ci saranno problemi».
I BARETTI I chioschi, «architettonicamente ricorderanno i casotti e, come accade già ora, avranno i servizi igienici collegati e curati dai privati perché», e questo è un altro concetto che il sindaco ripete spesso, «le pubbliche amministrazioni non hanno più le risorse per gestire tutto. Occorre coinvolgere le imprese ma all'interno di un sistema di regole chiare e non derogabili». Niente di diverso da ciò che accade ora: i concessionari gestiscono anche i bagni e puliscono i tratti di arenile di loro competenza.
IL POLO DELLA VELA Zedda crede anche nello sviluppo di un polo di eccellenza della vela a Marina piccola: «Vorrei che Motomar, Yachting club e Windsurfing club si mettessero attorno a un tavolo assieme a noi e decidessimo assieme che cosa fare».
Quanto all'ippodromo, Zedda si rammarica perché il Comune non ha i soldi per completare l'ultimo lotto. Certo, lo vede collegato al parco di Molentargius: «Ho visto che c'è una scuola di equitazione che funziona bene, ma non basta. Immagino che si possa noleggiare un cavallo all'ippodromo e passeggiare al parco e immagino le corse, appena lo completeremo. Ne stiamo parlando nel consiglio di amministrazione della Società ippica e con il presidente della Camera di commercio Giancarlo Deidda, che mi ha riferito una cosa che non mi ha sorpreso: non veniva mai coinvolto nei progetti dalla vecchia amministrazione. Io ho un'altra visione: occorre coinvolgere sempre tutti gli attori dello sviluppo della città non solo per condividere ma per avere idee, contributi. Dialogare sempre, isolarsi mai, è deleterio». (f.ma.)