Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Ok dal Cipe: 670 milioni per trasporti, reti idriche e altri interventi stradali

Fonte: La Nuova Sardegna
4 agosto 2011





Fondi per gli scali di Alghero, Elmas, Porto Torres e per 131, 554, asse mediano di Cagliari

PIER GIORGIO PINNA

SASSARI. Non solo Sassari-Olbia. C’è un nuovo ventaglio d’interventi. Molti erano attesi e si riveleranno di particolare interesse. Sempre che questa volta il crono-programma varato dal Cipe venga rispettato. Per l’isola, è in ogni caso una rivoluzione. Si parte «con il rafforzamento di collegamenti definiti di preminente rilevanza regionale». Si arriva fino «a misure tecnologiche innovative per l’hub dello scalo marittimo di Porto Torres» e a una serie di migliorìe per i due aeroporti di Alghero e Cagliari.
Al di là del raddoppio della strada fra i due capoluoghi del Nord Sardegna, l’elenco comprende sedici opere, con investimenti per 670 milioni totali. Al centro della lista, l’esame tecnico per l’ammodernamento della 131, da Macomer a Sassari vicino allo svincolo per viale Italia: ma si tirano fuori appena 9 milioni, a fronte di una spesa complessiva preventivata in 736. Seguono quasi 19 milioni per completare la Tortolì-Cagliari nel troncone di Tertenia. E ci sono poi parecchi soldi per eliminare gli incroci a raso sulla 554 per Quartu e l’adeguamento del suo asse viario: ben 123 milioni.
Solo due dei provvedimenti presentati dalla Regione non risultano andati a buon fine. Il primo è lo studio di fattibilità per il rinnovo del complesso del sistema ferroviario riservato ai turisti e ai passeggeri sardi: erano stati chiesti 30 milioni, da aggiungere ai 22 già disponibili. L’altro, il programma per il polo nautico del Sulcis con base a Sant’Antioco: negati i 5 milioni sollecitati in vista del progetto definitivo, stimato in 45. Ma vediamo nel dettaglio i finanziamenti effettivamente varati dal Cipe.
Gli scali. A Porto Torres l’obiettivo dichiarato è «l’ottimizzazione dei servizi e delle infrastrutture per la sicurezza della navigazione». Per l’area turritana è previsto un progetto preliminare finanziato con 27,5 milioni.
Con affidamento dei lavori alla Sogeaal, per il Riviera del corallo ne sono stati invece stanziati 14,1. Altri 23 milioni e mezzo andranno a Elmas, con piani coordinati dalla Sogaer a uno stadio di progettazione preliminare: anche qui si parla di migliorare infrastrutture e tecnologie.
L’acqua. Un’altra partita riguarda «l’interconnessione e l’ottimizzazione» delle reti», oltre alle misure più urgenti per il riassetto dell’intero sistema idrico integrato. Cinquanta i milioni previsti per il 4º lotto del collegamento tra il Tirso e il Flumendosa e il raccordo nel Sulcis-Iglesiente. Ottantanove quelli destinati ad Abbanoa per rendere le strutture dell’isola finalmente efficienti attraverso un piano ad hoc. E più di altrettanti - l’esattezza quasi 91 - i milioni per lo schema idrico del Flumineddu, ossia il progetto definitivo per alimentare Marmilla e Medio Campidano.
Le ferrovie. Pronti 8 milioni per il sistema metropolitano dell’«area vasta» di Cagliari e la filoviaria del Poetto. Però il progetto definitivo ha un costo che sfiora i 300. In generale per le ferrovie si punta, da parte della Regione, «a una riduzione dei tempi di percorrenza dei convogli con conseguente aumento della competitività rispetto al trasporto su gomma e contestuale contenimento dell’emissione di anidride carbonica». E per ciò che interessa Cagliari l’obiettivo è ricalcare i metodi seguiti nelle innovazioni per la metro di Sassari.
Le altre strade. Oltre agli ulteriori 43 milioni stanziati per l’appalto dei lavori tra Olbia Nord e la località San Giovanni, di recente gigià finanziati in parte, 90 milioni complessivi vanno al collegamento fra Tertenia e San Priamo. Mentre 35.2 sono fissati per il raccordo Burcei-Sinnai-Maracalagonis e 45, infine, per l’interconnessione fra l’asse mediano di Cagliari e le statali 130, 131, 554 e 195.