Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tornelli, differenziata: stile Zedda

Fonte: L'Unione Sarda
4 agosto 2011

VIA ROMA. A settembre la nuova organizzazione degli uffici, ma non ci sarà spoil system

 

Tutte le innovazioni in Municipio: il sindaco cambia stanza 
Vedi tutte le 2 foto Appena varcato il cancello di Palazzo Bacaredda, nel lunedì trionfale di fine maggio che lo incoronò sindaco, si lasciò scappare una battuta. «Questa la vendiamo subito». Massimo Zedda si riferiva alla Bmw parcheggiata sotto il Comune, riservata al sindaco. Non è un caso che prima di salire sulla berlina utilizzata da Emilio Floris siano passate settimane. È lo stile-Zedda: basso profilo reso credibile e naturale dalla giovane età (35 anni), decisioni anti-casta (immediato taglio delle auto blu) che per ora non sono sconfinate nella demagogia, atteggiamento rigoroso. Come quando ha scoperto che in Municipio non si fa la raccolta differenziata. Già: mentre fuori si impazzisce per separare umido-carta-alluminio-plastica, nel Palazzo di via Roma finisce tutto nello stesso calderone. Così nelle prossime settimane, anche nei corridoi del Municipio compariranno dei contenitori multicolore. E non è l'unica, tra le novità minime ma significative. Ai primi di giugno Zedda ha deciso di cambiare il proprio ufficio. Non più l'ampio studio al secondo piano, arazzi e quadri alle pareti, ma un più sobrio ufficio al terzo piano, di fronte alla stanza del direttore generale Cristina Mancini. L'ex studio di Emilio Floris - da cui è stato tolto anche il crocifisso, sostituito dal ritratto del presidente Napolitano - sarà utilizzato per le occasioni di «rappresentanza».
TORNELLI A settembre potrebbero essere attivati anche i tornelli, che vennero installati quasi due anni fa in base alle disposizioni del ministro Brunetta. I conta-persone però non sono mai stati utilizzati, perché prima dovrà essere rivisto l'intero «sistema degli accessi» in Municipio. Nei prossimi mesi per entrare in Comune bisognerà lasciare (come in altre Pubbliche amministrazioni) un documento all'ingresso. E i dipendenti invece avranno un'entrata riservata in via Angioy, controllata appunto dai tornelli.
GLI UFFICI A fine settembre scatterà anche una piccola rivoluzione negli uffici comunali. Dal 30 entrerà in vigore la delibera 82 del 2011, firmata dalla Giunta Floris, che prevede la riorganizzazione della macrostruttura del Municipio. Spariranno le “aree”, sostituite da «settori e servizi». Dieci in tutto: così la struttura amministrativa si adeguerà alla riduzione degli assessorati decisa da Zedda. Anche se in realtà è stata la delibera dell'esecutivo Floris a scegliere la strada della razionalizzazione. E entro la fine dell'anno potrebbero arrivare anche nuovi dirigenti. Il sindaco, appena entrato a Palazzo Bacaredda, ha prorogato gli incarichi in scadenza (uno era quello di Sergio Murgia, dirigente di Urbanizzazioni e mobilità) e ha preso atto del pensionamento di altri alti funzionari (è il caso di Luciano Loi, a capo dei Servizi tecnologici), che hanno lasciato qualche “buco” nello scacchiere amministrativo. Quindi verrà bandita - Patto di stabilità permettendo - una gara per la selezione dei dirigenti tecnici. Mentre tra gli amministrativi potrebbe esserci qualche spostamento o cambio di deleghe. È il caso di Gerolamo Solina, che potrebbe perdere qualche servizio. Ma stando alle prime indiscrezioni, non dovrebbe essere seguito lo spoil-system: almeno per il primo anno i dirigenti rimarranno al proprio posto. In questo modo la loro efficienza verrà pesata dal Nucleo di valutazione che sta per essere costituito: una delle prime decisioni prese dal direttore generale Cristina Mancini.
LA GIUNTA La Giunta scelta dal sindaco Zedda non sarà ricordata solo per essere giovane e folta di donne. L'esecutivo sarà anche low cost: oltre al taglio delle auto blu e del numero complessivo dei componenti (da 13 a 10), le loro indennità costeranno meno al Comune. Perché solo un assessore (Luisa Sassu, al Personale) ha chiesto l'aspettativa. Quindi gli altri nove guadagneranno circa 1.800 euro al mese (invece di 3.600), e continueranno però a svolgere il proprio lavoro. Zedda prenderà lo stesso stipendio (6 mila euro) di Emilio Floris. E, nonostante le intenzioni della prim'ora, conserverà anche la Bmw.
Michele Ruffi