VIA ROMA. Manca la viabilità alternativa e uno studio sul cantiere
Il Consiglio sposa le perplessità della Giunta
Manca uno studio sull'impatto che il cantiere avrà sulla viabilità del centro città per (almeno) 500 giorni; manca un piano per la gestione dei parcheggi e per la bonifica dell'area dagli ordigni bellici; manca, soprattutto, un accordo con l'Autorità portuale per far passare le auto - dopo la chiusura di una parte di via Roma - all'interno del porto. Insomma: le perplessità sull'inizio dei lavori del multipiano interrato sono tante, e ieri il Consiglio comunale ha sposato in pieno la linea della Giunta, che da quando si è insediata a Palazzo Bacaredda sta lavorando per «verificare a fondo, come è nostro diritto, un progetto importante e molto impattante», per dirla con le parole dell'assessore ai Lavori pubblici Anna Laura Marras.
LA MOZIONE L'aula durante la seduta di ieri sera ha approvato (24 favorevoli e 10 contrari) una mozione con la quale si dà mandato all'esecutivo di verificare i tasselli mancanti del progetto complessivo, emendando un documento del capogruppo del Pdl Giuseppe Farris che invece chiedeva di consegnare i lavori alla società vincitrice dell'appalto. Invece «dopo lo smantellamento dell'Anfiteatro, si procede con la distruzione di ciò che è stato progettato dalla Giunta Floris», ha detto il consigliere di centrodestra.
IL SINDACO Massimo Zedda ha però ricordato tutte le incognite che riguardano l'opera: «Il traffico rischierebbe il collasso, l'autorità portuale ha negato l'accesso alle aree di sua competenza. Poi il progetto è molto simile a quello di Olbia, dove hanno impiegato dieci anni per portarlo a termine. E in dieci anni i commercianti di via Roma e dintorni morirebbero». Il sindaco ha però aggiunto che «se si deciderà di non aprire il cantiere studieremo soluzioni alternative». In consiglio, c'è chi chiede (Alessio Mereu, Riformatori), che vengano interpellati gli abitanti della Marina, «per sapere che cosa pensano del parcheggio, visto che nella zona non ce ne sono abbastanza». O chi, come Claudio Cugusi (Pd) definisce l'opera «una porcheria», oppure un «esempio di approssimazione», come Giuseppe Andreozzi (Rossomori). Ma a preoccupare quasi tutti è l'aspetto dei costi: basteranno i circa 7 milioni previsti nell'appalto? Molti sono pronti a scommettere di no. Nel frattempo, la World trade srl, che fa parte dell'associazione temporanea di imprese che ha vinto la gara, ha invitato (con una diffida) il Comune a consegnare il cantiere entro quindici giorni. E il termine scade lunedì.
Michele Ruffi