Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Lo scempio Discarica e cancelli chiusi gli ultimi spettacoli dell’Anfiteatro

Fonte: Sardegna Quotidiano
25 luglio 2011

 

NEL LIMBO Le serate sono state dirottate alla Fiera e mentre la struttura di ferro e legno aspetta il suo destino, i cancelli sono sbarrati per i turisti e dentro va in scena la spazzatura

 numeri 1 Il secolo dopo Cristo in cui sono cominciati i lavori per l’Anfiteatro romano. 2001 L’anno in cui furono montate le strutture per realizzare le gradinate. 2011 L’anno in cui si è deciso di smontare tutto e bloccare gli spettacol  

 

di Marcello Zasso marcello. zasso@ sardegnaquotidiano. it

 

 Via gli spettacoli dall’Anfiteatro mentre la legnaia c’è ancora. In questi giorni sono state smantellate le strutture del palco per allestire l’arena della Fiera. Ora l’Anfiteatro, è rimasto lì, solo e abbandonato. Nessuno lo considera più, nessuno lo cura più. È domenica, i cancelli sono sbarrati e i turisti increduli, cartine alla mano, si affacciano sulla recinzione per capire se quello è effettivamente il monumento romano in cui si sfidavano i gladiatori poco dopo l’anno zero. Cercano di capire se quello è veramente uno dei siti più importanti dell’Isola che stanno visitando. Nonostante il rivestimento di legno e ferro, lo riconoscono ma non possono entrare a visitarlo. I turisti vagano tra gli ingressi e si accorgono che quello indicato come un importante sito archeologico è un luogo morto, lasciato a se stesso. Al di là della recinzione ci sono solo cavi e spazzatura, tanta. Sollevando lo sguardo possono intravvedere le gradinate e quel che resta del palco. Poche tracce di quello che è stato quasi duemila anni fa e brutti resti di quello che è diventato in epoca moderna. Non ci sono più i gladiatori di allora e non ci sono più i suonatori del recente passato. L’effetto per loro è quello di una struttura turistica estiva visitata a metà gennaio. Tutti si preoccupavano dell’Anfi - teatro, in tanti avevano a cuore le sue condizioni e temevano che la struttura che lo opprime da dieci anni provocasse danni. Ora il problema è stato risolto, ma solo in parte. Gli effetti negativi della struttura sono stati accertati e il nuovo sindaco, appena insediato, ha dato retta a chi lo sosteneva da anni: stop agli spettacoli e via l’armatura dagli spalti. Per levare le impalcature ci vorrà tempo e bisogna ancora decidere quale sarà il futuro della struttura. Nel frattempo, gli spettacoli dell’estate 2011 sono stati dirottati, ma con loro anche le attenzioni. L’Anfiteatro romano è rimasto nella totale incuria. Lungo il muro che costeggia viale Sant’Ignazio c’è di tutto: vestiti, buste, cuscini, borse, libri, giornali, volantini, confezioni di succhi di frutta e di yogurt, gratta e vinci perdenti e bottiglie di plastica. Ma soprattutto birra o, meglio, i suoi contenitori. Bottiglie e lattine hanno invaso in particolare due punti grazie a una sorta di differenziata dello scempio: da una parte decine di bottiglie ammassate, qualche decina di metri più in alto è la zona delle lattine ammucchiate. La biglietteria esterna è chiusa, dietro ci sono altri cumuli di spazzatura ricoperti da piante incolte. Proprio all’altezza della statua di Sant’Igna - zio, ma anche il cappuccino di Laconi volta le spalle ai rifiuti e preferisce guardare la chiesa.