Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ricostruzioni a rischio

Fonte: L'Unione Sarda
25 luglio 2011

BARETTI. Il Comune accelera sul Pul mentre la Regione riscrive le linee guida

Poetto: demolizioni a ottobre, riserve della procura

La procura della Repubblica potrebbe acquisire il verbale della conferenza dei servizi di giovedì per verificare se contrasta con l'ordinanza del novembre del 2009 che impone la demolizione dei baretti del Poetto, privi di autorizzazione edilizia. Il pm Gaetano Porcu, che coordina l'inchiesta sugli abusi edilizi sul litorale, starebbe valutando sia l'ipotesi dell'acquisizione del documento sia quella di convocare in procura Clara Pala, il dirigente del servizio Edilizia privata del Comune. Alla quale potrebbe chiedere qual è la ragione per cui l'ordinanza non è stata ancora eseguita e perché l'amministrazione, in accordo con l'assessorato alle Attività produttive, ha preso accordi con i concessionari.
Se la procura dovesse sollecitare l'accelerazione dei tempi delle demolizioni degli undici chioschi irregolari e dunque il Comune non dovesse accogliere la calendarizzazione proposta dai gestori di bar («demoliamo tra il 3 e il 31 ottobre»), le ruspe potrebbero arrivare nei prossimi giorni.
INCOGNITA PUL Ma quella della procura non è l'unica incognita che rende ancora incerto il futuro dei baretti. In assenza del Pul, il piano di utilizzo del litorale che stabilisce come devono essere ricostruiti i chioschi, l'accordo Comune-gestori prevede per ora la demolizione ma non dà alcuna certezza sulla ricostruzione. Il Comune si è impegnato ad accelerare i tempi di approvazione, ma c'è un problema: l'assessorato regionale all'Urbanistica ha in corso la revisione delle linee guida per l'elaborazione dei Pul con cui l'atto prodotto dal Comune potrebbe contrastare.
NORME “BALLERINE” Del resto è già accaduto: nel 2000, sulla base delle direttive contenute in una delibera della giunta regionale, il Comune approva un piano ma non si fa in tempo ad attuarlo che entra in vigore il Piano paesaggistico regionale a cui tutti i Pul devono adeguarsi. Ma prima che i Comuni procedano si attendono le norme interpretative. Quando arrivano, ricomincia il lavoro in Municipio. Nel frattempo cade la giunta Soru e arriva Cappellacci che modifica le linee guida. Intanto il Comune è obbligato ad emanare l'ordine di demolizione e lo fa nel novembre del '99. Le indicazioni arrivano a luglio dell'anno scorso e si attiva la conferenza dei servizi che, a causa di problemi politici e burocratici, stabilisce solo a fine aprile 2011 che cosa fare. È troppo tardi per demolire i chioschi senza compromettere la stagione. Intanto finisce l'era Floris e inizia quella di Zedda. Si cerca un accordo, c'è l'impegno a fare presto per salvare imprese e posti di lavoro. Ma la Regione sta cambiando le indicazioni perché contrastano con le norme nazionali. Insomma: si demolisce, ora o a ottobre, ma quando si ricostruirà non lo sa nessuno.
Fabio Manca

 

Il piano
«Entro
settembre
le indicazioni
in Consiglio»
Piano di utilizzo del litorale, centro storico, situazione organizzativa degli uffici di edilizia privata (con 8.400 pratiche di condono giacenti, alcune risalenti addirittura agli anni '80), creazione di un ufficio dedicato ad ambiente e sottosuolo, edilizia sociale a Su Stangioni, cura del verde pubblico e del verde scolastico, campus universitario (c'è il rischio di perdere i finanziamenti se non si provvede in tempi stretti), problematiche legate al cosiddetto piano casa, ipotesi di soluzione della spinosa questione Tuvixeddu e avvio di una riqualificazione del quartiere di Sant'Elia.
Sono i temi affrontati ieri mattina dalla commissione urbanistica presieduta da Andrea Scano. Tra tutti è stata data una corsia preferenziale al piano di utilizzo del litorale. «Non è mai stato portato a termine dalle giunte precedenti», ha detto Scano, «noi contiamo di portare in approvazione le linee guida in Consiglio per settembre, trovando in parallelo soluzioni provvisorie che consentano di mantenere in vita il servizio dei baretti durante questa stagione balneare e durante la prossima. Bisogna tener presente», aggiunge Scano, «che probabilmente il Pul dovrà essere assoggettato a Valutazione ambientale strategica (Vas) con conseguente allungamento dei tempi di reale approvazione. Sarà necessario predisporre anche adeguate misure di tutela ambientale dell'arenile, affinché questo bene inestimabile possa essere goduto anche dalle future generazioni».
L'assessore all'urbanistica Paolo Frau ha condiviso la necessità di accelerare sul Pul, soffermandosi poi sulla situazione degli uffici, sommersi da una notevole mole di arretrati. «La soluzione non è semplice», ha detto Frau, «ma un elemento potrebbe essere costituito dalla semplificazione delle norme interne al Comune e da una migliore e più efficace organizzazione».