Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ex Marino, ora la svolta è vicina

Fonte: L'Unione Sarda
25 luglio 2011

POETTO. Martedi incontro tra l'assessore regionale Rassu, il sindaco e i vertici della Prosperius

 

Zedda: ne faremo il simbolo della riqualificazione della città


Vedi la foto Due giorni e si conoscerà il destino dell'ex ospedale Marino. Martedì è in programma un vertice tra l'assessore regionale agli Enti locali Nicolò Rassu, il sindaco Massimo Zedda e Mario Bigazzi, titolare della Prosperius, la società che si è aggiudicata la gara per la trasformazione del rudere che si affaccia sulla spiaggia del Poetto in un centro di riabilitazione e health farm.
Il futuro dell'ex colonia Dux realizzata da Badas è tutto nelle mani del sindaco e del Consiglio comunale del capoluogo. Su 18 enti che a vario titolo avevano dato il parere sull'iniziativa, l'unico no, l'anno scorso, era stato formulato dai tecnici dell'amministrazione allora guidata da Emilio Floris.
MASSIMA DISPONIBILITÀ Il sindaco Massimo Zedda dichiara massima disponibilità. «Quel simbolo del degrado che sfregia la spiaggia del Poetto va immediatamente cancellato. Per questo abbiamo chiesto alla società vincitrice di illustrarci il progetto di recupero dell'edificio che, non dimentichiamolo, è di pregio e sottoposto a vincoli della Sovrintendenza». Cosa succederà martedì? «Sarà un incontro chiarificatore: per sbloccare la situazione serve la modifica del Puc e, quindi, il passaggio in Consiglio comunale. Da parte nostra c'è tutta la buona volontà di farlo diventare in tempi brevissimi il simbolo della riqualificazione della città».
IL PROGETTO Lo studio elaborato dall'architetto Enzo Satta per conto della Prosperius prevede l'utilizzo di alcune volumetrie recuperate dall'ex pronto soccorso (un edificio di nessun valore storico, adiacente al corpo principale, da radere al suolo). Metri cubi che il progettista ha deciso di trasferire nell'ultimo piano dell'edificio di Badas per la realizzazione di una struttura di vetro. Rimanendo sotto la soglia delle cubature (il massimo concesso per quel progetto è di 5378 metri cubi, la Prosperius chiede il nulla osta per 5230), la società vincitrice vorrebbe realizzare alcune sale riunioni e locali tecnici nello spazio tra la strada e la facciata dell'edificio. L'investimento è di decine di milioni di euro e darebbe lavoro ad almeno 110 persone «possibilmente tutte del posto», afferma Bigazzi. L'edificio, che resta di proprietà della Regione, è in concessione alla Prosperius per 50 anni.
IL NO COMUNALE Soprintendenza, Regione, Vigili del fuoco, Genio civile, Asl, Agenzia delle dogane dopo una serie infinita di riunioni nel 2009 avevano dato il loro parere positivo all'iniziativa. L'unico no era arrivato dall'amministrazione guidata da Floris. «Gli interventi previsti contrastano con la destinazione d'uso stabilita dal Piano urbanistico comunale con le categorie di intervento consentite dallo stesso». Un'interpretazione quanto meno anomala che ha destato più di un sospetto sulla motivazione. «L'argomento va affrontato con varianti che devono passare al vaglio del Consiglio comunale». Amen.
LA PROSPERIUS Mario Bigazzi è il responsabile, oltreché fondatore, dell'istituto Prosperius di Firenze. Cosa diventerà l'ex ospedale Marino? «La spiaggia, il clima, la vicinanza con l'aeroporto tutti elementi fondamentali per il turismo sanitario. Un'attrazione irresistibile per il pensionato tedesco o danese. Possiamo offrire servizi alla popolazione in invecchiamento, soprattutto nordeuropea. L'ex ospedale Marino diventerà un centro di recupero per sportivi che hanno subito infortuni». Tradotto, Del Piero, Totti, Buffon potranno ritrovare la condizione fisica ottimale nel Golfo degli angeli. Il proprietario della Prosperius intende realizzare anche una scuola per fisioterapisti che poi possano ottenere una laurea breve. «Il rapporto con l'Università sarà privilegiato».
Andrea Artizzu