Rassegna Stampa

Sardegna 24

Zedda: vorrei il Cagliari in città

Fonte: Sardegna 24
18 luglio 2011

La squadra sempre più vicina ad Elmas. Il sindaco: Mi piacerebbe vederla giocare in un Sant' Elia riqualificato

 

 

Massimo Zedda e Massimo Cellino: uno rappresenta Cagliari, l’altro il Cagliari. Il primo è appena arrivato, il secondo se ne sta andando a Elmas: prima o poi si dovranno incontrare. Almeno per parlare del Sant’Elia e della stagione 2011-2012, nelle intenzioni del Cagliari l’ultimain città. Tante cose da definire. Cellino va via, ma Zedda la porta non la vuole chiudere. «Il futuro dello stadio? Si vedrà, ne parleremo- spiega il primocittadino- non si possono risolvere in venti giorni i problemi degli ultimi vent’anni. Certo, non nascondo chemipiacerebbe vedere il Cagliari giocare a Cagliari, magari inunSant’Elia riqualificato. Penso che sia il legittimo desiderio di ogni sindaco sperare che una squadra non se ne vada dal proprio comune. Così come non posso certo impedire che un imprenditore decida di spostarsi in un altro centro. Adesso ci sono tante emergenze, ma affronteremo presto la questione». L’impressione è che Cagliari non si voglia rassegnare a perdere il Cagliari. Lostesso ex sindaco Emilio Floris, anche dopo la partenza del progetto Elmas, nella conferenza stampa di fine anno aveva accennato alla speranza di poter continuare con il Cagliari in città. Nella conferenza di metà luglio invece Cellino è stato chiarissimo. Confermandodi puntare a iniziare il campionato 2012-2013 proprio a Santa Caterina, altro che Sant’Elia. La situazione, come è stato chiarito proprio in occasione dell’incontro di venerdì mattina, si dovrebbe definire proprio nel giro di un mese. Martedì il primo passo con la variazione al piano urbanistico comunale in Consiglio a Elmas: il sì dell’assemblea civica di via del Pino solitario dovrebbe essere scontato. Il secondo round è quello delle autorizzazioni del Coni che, secondo il commissario del Credito sportivo Andrea Cardinaletti, dovrebbero arrivareprima delle vacanze estive, intorno al 10 agosto. Tutto questo per rispettare i tempi previsti e arrivare puntuali al fischio di avvio del torneo 2012-2013. «Altrimentiha detto Cardinaletti- bisognerebbe ricominciare tutto daccapo ».Sempre aElmas Cellino ha parlato delle condizioni del Sant’Elia. E non certo in termini lusinghieri. E qui rientra in ballo ilComunedi Cagliari:amministrazione e Cagliari Calcio dovranno studiare insieme un piano per trascorrere insieme, nel migliore dei modi, quello chesembra l’ultimoannodimatrimonio. Un tema, quello dello stadio inaugurato quarantuno anni fa, che diventa sempre più ingombrante man mano che diventa sempre più concreto (soprattutto se dovessero cominciare i lavori a Elmas già da settembre) il trasferimento vicino all’aeroporto. In campagna elettorale lo stesso Zedda aveva parlato, nell’ipotesi di addio del Cagliari, di un centro per la cultura sportiva. Il presidente della Provincia di Cagliari Graziano Milia ha rilanciato, tra i possibili utilizzi, anche quello diuno spazio grandi eventi. Ma c’è parecchio da fare al Sant’Elia. A cominciare dalla rimozione delle tribune sistemate all’interno dell’anello originario. Ma quello, quando occorrerà mettere mano al Sant’Elia, sarà solo il fischio di avvio