Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Al lavoro senza l'auto»

Fonte: L'Unione Sarda
18 luglio 2011


La lunga battaglia del direttore generale del Ctm, Ezio Castagna:
rendere attraenti i mezzi pubblici, come avviene in tutta l'Europa

«Il problema dei parcheggi non è dei cagliaritani: a soffrirne di più sono invece i pendolari. Chi vive e lavora in città sta imparando a utilizzare i mezzi pubblici, che sono l'unica soluzione ai problemi di traffico e di parcheggio. Si fa da anni in tutta l'Europa anche e soprattutto per i pendolari, perché non esiste altra via d'uscita, ma per rendere concorrenziali i mezzi pubblici bisogna investire un po', sapendo fin dall'inizio che si tratta di investimento, non di spesa». La voce non è esattamente di quelle neutrali, considerato che, con i trasporti collettivi, ha una certa frequentazione. Chi parla è Ezio Castagna, direttore generale del Ctm (Consorzio trasporti e mobilità), cioè dell'azienda di proprietà del Comune di Cagliari (67,5 per cento), Provincia (25 per cento) e Comune di Quartu (7,5).
NUOVA MOBILITÀ Premesso che è parte in causa, Castagna dice una verità che si sente ripetere da troppi anni, considerato che le contromisure continuano a non arrivare: non a sufficienza, almeno. «A Cagliari le strisce blu, cioè i parcheggi a pagamento nei quali le auto dovrebbero ruotare continuamente, sono 2.850. I pass per residenti sono invece 5.150, il che significa quasi il doppio». Che c'entra, questa tipica soluzione all'italiana che nulla risolve, con nostro intasamento quotidiano in viale Marconi? In apparenza nulla, ma in sostanza non è proprio così. Considerato che i parcheggi non ci sono, o sono altrimenti occupati, «c'è un ulteriore motivo per incentivare l'uso dei mezzi pubblici». Inoltre, la caccia al parcheggio rallenta la circolazione interna, e i rallentamenti si ripercuotono anche sugli ingressi alla città.
CORSIA PREFERENZIALE Proprio per quanto riguarda viale Marconi, Ezio Castagna è più diretto che mai: «La corsia preferenziale è indispensabile per convincere i pendolari a lasciare l'auto a casa, perché si velocizzerebbero gli autobus». Capisce le perplessità del sindaco Massimo Zedda, il quale dubita che si possa dimezzare lo spazio per le auto private nell'arteria che collega Cagliari all'hinterland più immediato, quindi rilancia dimezzando: «Non due corsie preferenziali: ce ne basta una nella direttrice Quartu-Cagliari. Nella direttrice opposta si può rinunciare senza grandi ripercussioni».
LA FLOTTA Siccome non si chiede mai senza offrire una contropartita, Castagna mette sul piatto una flotta di nuovi filobus elettrici con motore diesel supplementare, che entro il 2012 saranno in servizio nelle linee 30 a 31 (gli ex “C Rosso” e “C Nero”). «Il motore diesel», precisa il direttore, «non costringerà l'autista a fermarsi in mezzo a viale Marconi quando un'antenna del filobus si staccherà dal cavo, come invece avviene oggi. Per non peggiorare gli ingorghi, l'operazione sarà eseguita appena l'autista raggiungerà, grazie al motore a scoppio supplementare, la prima area in cui fermarsi senza creare caos. E ora, che cosa facciamo per quella corsia preferenziale?». In Municipio il suggerimento è stato accolto: i tecnici studieranno la possibilità di espropriare i pochi metri di terreno necessari per realizzare una corsia per i bus.

 

Emergenze
Ambulanze
e pompieri
imbottigliati
nelle code
Un'emergenza non ha rispetto di un'altra emergenza. Anche il traffico lo è: in viale Marconi imbottiglia tutti, compresi i mezzi di soccorso. Mentre le forze dell'ordine, in qualche modo, riescono a districarsi, la questione è più complessa per Vigili del fuoco e 118: i pompieri hanno mezzi ingombranti, le ambulanze non posso sballottare troppo i pazienti.
«Il punto più difficile è il cavalcavia di Is Pontis Paris», conferma Giuseppe Iasiello, responsabile del 118, «e non c'è modo per aggirare il problema: deviare su Monserrato, purtroppo, non fa risparmiare tempo. Per fortuna», aggiunge Iasiello, «gli automobilisti sono educati: fanno di tutto per aprirci un varco, e in qualche modo passiamo. Però la situazione è sempre peggiore».
Anche per i Vigili del fuoco, che in viale Marconi hanno la sede, è una prova impegnativa. «Quando un ritardo di pochi minuti può significare la perdita di vite umane», spiega il vice comandante, Giampaolo Lampis, «i nostri autisti sono costretti a percorrere alcuni tratti contromano, ma con grande prudenza: il minimo incidente li costringerebbe a fermarsi e si comprometterebbe l'intervento di soccorso. Siamo costretti a farlo riducendo un po' i margini di sicurezza, ma preferiremmo evitarlo, anche se il Codice della strada lo consente».

 

Calamità innaturali
Roghi e allagamenti
nel tratto quartese
È un luogo di calamità innaturali, la strada tra Cagliari e Quartu: alcune risolte, altre proprio no. Peggiora la calamità chiamata traffico, anche se i veterani della coda possono consolarsi nel ricordare gli anni in cui, invece che lo svincolo-dedalo di Is Pontis Paris, c'era un sistema di semafori praticamente insuperabile. Però, nel corso degli anni, l'aumento del volume di traffico - conseguenza della bolla speculativa nel mercato immobiliare, che ha impedito a molte nuove coppie cagliaritane di rimanere nella propria città - ha in parte annullato i vantaggi portati dallo svincolo.
È stato invece risolto il problema degli allagamenti nel tratto quartese, di fronte ai centri commerciali: ad ogni pioggia si formavano laghetti, pericolosi soprattutto per i motociclisti. Alcuni accorgimenti hanno in seguito consentito il drenaggio dell'acqua.
Resta il problema degli incendi estivi non solo nel canneto lungo la strada, ma anche nel Molentargius dalla parte quartese di Santo Stefano: il fumo invade il viale e guidare diventa impossibile, al punto che i vigili sono costretti a chiuderlo al traffico.