Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Zedda: «La metro leggera ci salverà ma solo se il percorso sarà esteso»

Fonte: L'Unione Sarda
15 luglio 2011



Appello del sindaco di Cagliari: «I Comuni uniti sollecitino la Regione»

«Il senso unico è un controsenso». Al netto del gioco di parole, il sindaco cagliaritano Massimo Zedda liquida in maniera definitiva, come solo un de profundis sa fare, un progetto ipotizzato durante le due precedenti amministrazioni targate Emilio Floris, ma che alla fine non era stato attuato. Si parlava di rendere a senso unico, verso Cagliari, il tratto di viale Marconi che va dall'attraversamento del Terramaini alla città, e di deviare il traffico diretto all'hinterland nella strada che scorre a fianco al canale, dietro la sede di Videolina. «È un progetto anni Novanta», commenta Zedda, «quindi datato, e poi non risolve il problema vero: la città non può sopportare l'ingresso di così tante auto, ogni mattina». In totale, su Cagliari ne “piovono” 187 mila, delle quali 37 mila attraverso la “porta” di viale Marconi.
IL VERTICE Un recente vertice alla Provincia ha previsto rotatorie, semafori intelligenti e corsie per i bus, e il Comune capoluogo si è detto d'accordo. «Però», aggiunge il sindaco, «dubito fortemente che viale Marconi possa subire il taglio di una corsia per ogni senso di marcia, per fare posto al percorso preferenziale per gli autobus: credo che il traffico privato impazzirebbe. Cercheremo di fare espropri per allargare la strada e ricavare una corsia per i mezzi pubblici, ma ci vorrà tempo».
MEZZI PUBBLICI Premesso che la strada tra Cagliari e Quartu è un problema di tutta l'area vasta, e che per questo si deve risolvere con l'accordo e il contributo di tutti, Zedda ritiene che la questione sia tutta un'altra, cioè l'alternativa al traffico privato che ora non c'è. «Il Ctm mette in campo una grande quantità di mezzi della sua flotta», premette il sindaco, «però anche gli autobus rimangono imbottigliati, quindi non abbreviano i tempi di percorrenza della strada. Per questo, il trasporto pubblico non è appetibile per i pendolari».
L'APPELLO Dal primo cittadino di Cagliari, arriva dunque una controproposta che contiene anche un appello: «Chiedo a tutti i sindaci dell'area vasta, indipendentemente dall'appartenenza politica, di fare fronte unico e di andare tutti insieme alla Regione per chiedere che sia completato il progetto della metropolitana di superficie. Così com'è», commenta Zedda, «serve a poco: a Cagliari deve arrivare fino a piazza Matteotti, si deve prolungare il tracciato fino alla Cittadella universitaria di Monserrato, magari fino a Settimo. Infine», conclude, «è necessario che raggiunga l'aeroporto e tocchi il versante del Poetto e di Quartu».
IL METRÒ Di metrò sotterranea, il sindaco cagliaritano non vuole nemmeno parlare: «Con la cifra che si spenderebbe per realizzare un chilometro di tracciato, si potrebbe portare la metropolitana di superficie fino a Quartu, e in tempi brevi. I progetti faraonici, come i treni interrati, costano troppi soldi che non ci sono e richiedono tempi infiniti. Non possiamo chiedere ai cittadini», insiste Zedda, «di rinunciare all'auto privata in viale Marconi, se non diamo loro un'alternativa molto più rapida, riscaldata d'inverno e con l'aria condizionata d'estate, che non obbliga a cercare, e a pagare, un parcheggio che non c'è. Solo con la metropolitana di superficie i cittadini possono lasciare l'auto a casa per risparmiare soldi, vivere in luoghi meno inquinati e recuperare le ore rubate al sonno ogni mattina».

 

QUARTU. Il capo della Giunta: «Bonus da dare a chi le usa»
Contini: «Mini-linee del Ctm
tra città e grandi aziende»

«Ben venga la metropolitana leggera, che non esclude quella interrata e anzi può conviverci perfettamente, ma solo se si ferma alle porte di Quartu. Se invece la faranno transitare in viale Colombo, sarà il colpo di grazia per una strada che non può contenere tutto quel traffico». Mauro Contini, sindaco quartese, teme che in viale Colombo gli automobilisti finiranno con l'accamparsi, se arriveranno le rotaie. «Conosco perfettamente il valore della metropolitana, considerato che durante la campagna elettorale avevo trascorso una mattinata in giro per il tracciato. Certo, la metro leggera deve arrivare fino a Settimo e raggiungere le porte di Quartu, inoltre è già finanziata. Premesso questo, però, ragioniamo bene prima di prendere decisioni irreversibili».
LE PROPOSTE Nell'arteria che conduce a Cagliari, il primo cittadino della città che si trova sul lato opposto della strada vorrebbe realizzare un altro marciapiede e anche una pista ciclabile, da unire a quella del Lungosaline, che porti fino alla nuova rotatoria all'incrocio con viale Colombo.
GLI INTERVENTI Intanto il Comune quartese ha fatto la sua parte, per migliorare i tempi di percorrenza e la sicurezza nel tratto di sua competenza, fermo restando che la vera emergenza riguarda l'ingresso a Cagliari. La rotatoria tra via Marconi e viale Colombo, voluta dall'amministrazione precedente, è stata ultimata e resa definitiva da quella attuale: «Tanto di cappello a chi l'ha pensata. Dopo le sperimentazioni, noi ci siamo occupati dei ritocchi conseguenti e l'abbiamo consegnata alla città: i benefici per il traffico sono evidenti», commenta Contini. Il sindaco festeggia anche la conclusione dei lavori per la realizzazione del marciapiede fino a Carrefour: «Ora la sicurezza dei pedoni è garantita».
LA 554 Contini ritiene che il traffico migliorerà grazie alle tre rotatorie, finanziate dalla Regione con 40 milioni, negli incroci quartesi della 554: «Ne guadagnerà anche la circolazione interna alla città, soprattutto se sul lato della Statale sarà possibile salire a bordo della metropolitana di superficie».
L'IDEA Per evitare il collasso di viale Marconi, è indispensabile offrire un'alternativa all'auto privata. «In grandi uffici o aziende pubbliche come la Regione o l'ospedale Brotzu», spiega Contini, «lavorano tanti quartesi, che viaggiano in auto quasi sempre da soli. Si dovrebbero organizzare mini-linee del Ctm: mezzi piccoli, che portino i dipendenti di quegli uffici da Quartu alla sede. Non solo i trasportati non dovrebbero pagare, ma sarebbe necessario riconoscere bonus retributivi a chi utilizza il servizio. Sembra una spesa, invece porterebbe un risparmio e consentirebbe di creare una cultura diversa della mobilità».

Statistica
Due morti
e centinaia
di incidenti
in sei anni
È un'altalena, il grafico degli incidenti che si verificano nel lato cagliaritano della strada più trafficata dell'hinterland. Come numero assoluto, l'anno peggiore tra gli ultimi cinque è stato il 2006, con 96 sinistri e 54 persone all'ospedale, mentre negli altri 42 casi tutto si è risolto con danni ai veicoli. Il più leggero è il 2008: 66 incidenti, 43 dei quali con feriti. L'unica collisione mortale è avvenuta nel 2009.
Quest'anno la tendenza, sul versante di Cagliari, sembra migliorare: nel primo semestre si sono verificati 26 incidenti, e se questa media fosse confermata l'anno si chiuderebbe con 52 sinistri. Sarebbe il dato migliore in sei anni. Non si deve scordare, però, che durante il periodo natalizio aumenta il traffico, e di conseguenza i tamponamenti.
Anche nel tratto quartese è morta una persona a causa di un incidente, negli ultimi cinque anni. È successo nel 2008: un pedone era stato investito. L'anno scorso i sinistri sono stati 39 (32 i feriti). Picco massimo nel 2006 (44 collisioni, 34 persone all'ospedale), mentre il “migliore” - malgrado l'unico sinistro mortale - è stato il 2008: 32 incidenti, 16 dei quali con lesioni. Nelle statistiche della Polizia municipale quartese c'è anche il seguente sinistro: “In data 30 luglio 2007 cassonetto spostato dal forte vento danneggia auto in sosta”. È risultato che Eolo non era assicurato.