Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Dopo l'abbandono villa Asquer in mano ai tossicodipendenti

Fonte: L'Unione Sarda
29 agosto 2008

viale ciusa Tensione con i carabinieri


Quando i carabinieri hanno tentato di tagliare la catena che teneva chiuso il cancello d'ingresso di Villa Asquer sono stati aggrediti verbalmente da una coppia che ha occupato abusivamente, insieme ad altri tossicodipendenti, l'abitazione del custode all'interno dello spazio di viale Ciusa. «Mia moglie è incinta, non abbiamo posto dove andare. Da qui non ci spostiamo», ha urlato l'uomo. Da un po' di tempo tossici e senza tetto, approfittando dello stato d'abbandono della villa l'hanno trasformata in una loro proprietà: hanno cambiato serrature, piazzato catene con lucchetti e sistemato il cognome nel citofono esterno.
TENSIONE Ieri mattina, con l'intervento dei militari che hanno accompagnato i funzionari dell'assessorato regionale agli Enti Locali poiché la Regione è proprietaria dell'area, si sono vissuti attimi di tensione. La coppia ha inveito contro gli ospiti indesiderati, impedendogli di entrare. Solo quando i carabinieri si sono allontanati la situazione è tornata alla normalità. Del caso si occuperà l'assessorato ai Servizi sociali del Comune che riceverà in questi giorni la segnalazione dei militari e della Regione.
LA POLIZIA Anche la sera prima davanti alla villa si erano presentate le forze dell'ordine: la polizia, dopo aver ricevuto l'ennesima segnalazioni dei residenti della zona, era intervenuta in viale Ciusa. Urla e schiamazzi provenivano dal giardino dove diverse persone stavano mangiando la pizza. Tra loro anche la coppia di tossicodipendenti. Gli agenti non hanno potuto fare niente. «Non abbiamo ancora ricevuto la nota dei carabinieri», ha sottolineato Ada Lai, dirigente comunale dell'area Servizi al cittadino, «ma come sempre non negheremo un aiuto. Sempre che ci sia da parte della coppia la volontà di mettersi d'impegno in un progetto di recupero».
LO SPERPERO La vicenda non ha messo in luce soltanto un problema sociale. Dietro all'occupazione abusiva si nasconde l'incomprensibile abbandono di uno spazio fino allo scorso novembre usato dall'Università. Da quindici anni l'Ateneo, che ha ricevuto Villa Asquer in comodato d'uso gratuito dalla Regione, aveva installato qui tutti i servizi relativi all'internazionalizzazione studentesca e al progetto Erasmus. A novembre il rettore Pasquale Mistretta ha trasferito uffici e servizio a palazzo Cugia, nel quartiere di Castello, per avvicinarlo alle altre strutture universitarie. Da quel momento è iniziato il declino di Villa Asquer: nonostante la fame di spazi l'Università ha abbandonato i locali di viale Ciusa. Sembra che l'Ateneo sia intenzionato a restituire la villa alla Regione che potrebbe girarla all'Ersu. Resterebbe comunque il paradosso: da una parte c'è un'Università che si lamenta delle ristrettezze economiche, dall'altra c'è un'Università che preferisce non usare uno spazio gratuito continuando invece a pagare gli affitti per altri locali.
MATTEO VERCELLI

29/08/2008