Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Scuole, quarantotto milioni per la sicurezza

Fonte: La Nuova Sardegna
28 agosto 2008

GIOVEDÌ, 28 AGOSTO 2008

Pagina 2 - Cagliari



Molti istituti superiori sovraffollati, un piano per equilibrare le iscrizioni



Il Pacinotti e l’Eleonora D’Arborea hanno circa 1.500 alunni a testa, mentre il limite massino è 500



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CAGLIARI. Quarantotto milioni di euro per finire di mettere a norma i settantasei istituti superiori della provincia.
A pochi giorni dal 15 settembre, data in cui suonerà la prima campanella, è già tempo di capire che cosa dovranno aspettarsi i ragazzi: nonostante le scuole non siano perfettamente in regola, sono comunque lontani i tempi in cui certi istituti erano del tutto inagibili. Piuttosto, la grana quest’anno sembra essere quella del sovra dimensionamento: alcune scuole sforano, e di molto, il tetto dei 500 alunni imposto dalla legge. Anche se il tetto non sempre viene osservato.
«Un tetto in verità - osserva l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione Cesare Moriconi - ben poco osservato in gran parte d’Italia, ma di cui bisognerà tener conto. Anche perché allo stato attuale s’assiste al fenomeno di scuole che ricevono iscrizioni ben oltre la loro capienza, con la conseguenza che quando le aule non bastano più occorre chiedere ospitalità ad altri istituti dove, invece, le richieste sono ridotte al lumicino. A Cagliari città è il caso, ad esempio, del liceo scientifico Pacinotti: gli iscritti sono 1.462. Parte degli studenti sono dirottati negli spazi di via Peretti dove da qualche anno esiste però anche un altro liceo scientifico, l’Euclide, affiancato pure da un liceo classico. Stessa situazione si registra all’istituto magistrale Eleonora D’Arborea, vicino a piazza Repubblica: gli alunni sono 1.560, ma alla periferia della città, in via Cornalias, l’istituto magistrale De Santis ne conta appena 400. Un problema complesso riguardante anche alcune scuole dell’hinterland (nel liceo scientifico Brotzu di Quartu ci sono 1.387 alunni) e che la Provincia si ripromette di risolvere a breve, con un nuovo piano di dimensionamento da studiare insieme a Regione, direzione scolastica regionale, scuole e comuni. E da inserire nel più ampio e ambizioso piano strategico della scuola: una proposta, spiega Moriconi, «integrata e strategica, che vede le scuole agire in sinergia col territorio e le istituzioni che lì vi operano». Il documento per ora è approdato nella commissione Pubblica istruzione della Provincia, l’obiettivo è che sia pronto a diventare operativo entro metà dicembre, quando gli istituti della Provincia si metteranno in vetrina nel Salone della scuola. Intanto vanno avanti i lavori di messa a norma degli istituti: per nessuno esiste più il rischio che accada qualcosa durante le lezioni, assicura la dirigente dell’assessorato provinciale alla Pubblica istruzione, Letizia Moretti: «I lavori che restano da fare sono soprattutto di rifinitura, come il cambio degli infissi». La spesa si aggira intorno ai 28 milioni di euro (dalla Regione non arriva più di un milione l’anno), che raddoppiano se si vanno a includere gli interventi per la costruzione di auditorium e palestre.
Sabrina Zedda