Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Taxi in corteo, disagi e code

Fonte: L'Unione Sarda
12 luglio 2011

PROTESTA. Più di settanta auto hanno invaso le strade cagliaritane

 

Il sindacato: «Adesso deve intervenire la Regione»
Vedi la foto «Un corteo di questo tipo vale più di una manifestazione di mille persone in piazza». È la considerazione fatta da un tassista ieri mattina, prima che partisse il corteo di circa 70 taxi che da via dei Giudicati ha percorso gran parte delle strade cittadine fino all'aeroporto, per poi tornare al punto di partenza. Una protesta per sottolineare «l'insostenibile» situazione che da mesi mette in agitazione i tassisti cagliaritani: i loro quattro colleghi di Elmas fanno un turno ogni due giorni all'aeroporto, mentre quelli del capoluogo (che in tutto sono 105) ne fanno uno ogni cinque.
LA PROTESTA I tassisti hanno percorso le strade della città a passo d'uomo, suonando i clacson delle loro vetture e rallentando ulteriormente al passaggio di fronte al Consiglio regionale, al Municipio e all'assessorato regionale dei Trasporti. «Lungo il tragitto si sono aggiunti al corteo altri colleghi - spiega Marcello Di Cesare, presidente dell'Uts (Unione tassisti sardi) - trovare un taxi all'aeroporto era difficile, i turisti si sono lamentati».
DISAGI Per il traffico qualche disagio c'è stato, anche se per fortuna in città la situazione è rimasta al limite della sopportazione per gli automobilisti: «Ma non siamo certo felici di aver causato problemi - prosegue Di Cesare - La cosa importante è che si siano capite le motivazioni che ci hanno spinto a fare questa iniziativa».
La situazione si è fatta critica quando le vetture si sono riversate sulla statale 130, causando nel giro di qualche minuto un maxi ingorgo. «Ma il traffico sarà rimasto bloccato al massimo per dieci, quindici minuti - precisa Di Cesare - La cosa più strana è che molte persone, soprattutto quelle che erano a piedi e ci vedevano passare, erano incuriosite, quasi divertite nell'osservare quella colonna di auto bianche».
I TASSISTI Carlo Pusceddu, uno dei tanti che ha deciso di aderire alla protesta, non ha dubbi: «Siamo tutti uniti, e se nessuno ci ascolterà vorrà dire che ci presenteremo in 50 taxi al giorno all'aeroporto». «I tassisti di Elmas devono adeguarsi ai nostri turni - dice Raimondo Pisano - noi siamo qua da 20 anni e ci comportiamo in questo modo da sempre, loro sono appena arrivati e quindi è giusto che si adeguino». Di Cesare lancia un appello alla Regione: «Intervenga subito per risolvere la questione».
NESSUN ACCORDO Il Sindaco di Elmas, Valter Piscedda, attacca i tassisti cagliaritani: «In realtà non vogliono trovare nessun accordo, e la proposta di far rientrare i tassisti masesi nei loro turni è una presa in giro». E ancora: «Noi siamo disposti a trattare, ma sono loro che non vogliono farlo». Anche l'assessore ai Trasporti del Comune di Cagliari, Mauro Coni, ha dato la sua piena disponibilità a organizzare un incontro per trovare un accordo il prima possibile.
COMUNICATO I quattro tassisti di Elmas non ci stanno a fare la parte dei cattivi: «I taxi in aeroporto sono necessari - dicono in un comunicato - come dimostra il fatto che proprio Cagliari ha potenziato la presenza di auto che sono passate dalle diciotto giornaliere, fino a dicembre 2010, alle ventuno attuali. I tassisti di Elmas non hanno alcun interesse a rompere questo equilibrio, come si evince dalla semplice osservazione del fatto che dei quattro taxi a disposizione, solo due al giorno sostano all'aeroporto».
LA REGIONE L'assessore regionale dei Trasporti, Christian Solinas, non si tira indietro: «La Regione farà, nell'ambito del vigente dettato normativo, la propria parte e fin da oggi ha già attivato i necessari approfondimenti per giungere nell'immediato ad una ragionevole composizione della vertenza».
Piercarlo Cicero