Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

In aumento i disagi per la terza età

Fonte: La Nuova Sardegna
5 luglio 2011



L’estate accentua sempre tutti i problemi, la corsa a ostacoli del Comune




CAGLIARI. In città l’indice di vecchiaia è ormai fuori controllo e in continuo aumento (oltre il 230 per cento). Basta camminare per le strade e le piazze per rendersene conto. Intanto i giovani, quando non emigrano in cerca di lavoro oltre Tirreno o confine nazionale, o oceano, se decidono di vivere autonomente si spostano nell’hinterland.
A Cagliari i costi delle case sono proibitivi, sia per l’acquisto che per l’affitto. E così la città si ritrova con uno degli indici di natalità tra i più bassi d’italia e un numero di ragazze e ragazzi al di sotto dei 15 anni notevolmente inferiore alle persone con età superiore ai sessantacinque (indice di vecchiaia).
Dal 2000 ad oggi circa duemila giovani (e non) hanno scelto di andare ad abitare altrove. Quartu è arrivata a ottantamila abitanti ed è cresciuta più del doppio negli ultimi 25 anni anni. Lo stesso va detto per gli altri paesi dell’hinterland.
Cagliari città di anziani con rioni che sfiorano un indice di trecento come avviene a Monte Urpinu, Genneruxi, San Benedetto e Sant’Alenixedda, mentre al Cep viene superato. Nei quartieri del centro storico (Marina, Srampace, Villanova e Marina) si registra il maggior numero di persone che vivono da sole - e molti di questi sono anziani.
«Per le persone della terza età - sottolinea Susanna Orrù, nuovo assessore municipale alle Politiche sociali - c’è un disagio terribile che l’estate accentua: la solitudine. E questo comporta anche interventi in termini di assistenza domiciliare di vario tipo». La Giunta si è insediata da pochi giorni «e per affrontare le situazioni contingenti abbiamo rinnovato alcune convenzioni: per non trovarci scoperti nell’espletare servizi essenziali».
Il livello di civiltà di una società si riconosce anche dalla capacità di affrontare i problemi dei più giovani e delle persone della terza età. «In altre città nazionali ed europee ci sono esempi di coinvolgimento di queste persone nel vivere della comunità e noi puntiamo in quella direzione». Nello stesso tempo, però e per il qui ed ora, l’amministrazione da «la priorità alle emergenze cercando la collaborazione anche del volontariato. Per il prossimo anno programmeremo un censimento delle situazioni più critiche per poter prevenire ed evitare le situazioni di malessere». (r.p.)

LE NUOVE POVERTÀ

Il 60% dei pensionati vive con 650 euro al mese




PIERLUIGI CARTA
CAGLIARI. La stagione estiva si preannuncia torrida, per bambini, giovani e soprattutto per gli anziani. Sono molti i pensionati che si preparano ad un’estate di ristrettezze: il 60 per cento dei pensionati della provincia vivono con meno di 650 euro al mese. In questa situazione non si arriva alla seconda settimana del mese quindi e chi vive da solo se la cava peggio. Inoltre più del 28 per cento degli anziani può contare solo sulla propria pensione. Augusto Mameli, segretario della sezione pensionati della Cisl di Cagliari, attesta che «mentre si sperava in un intervento fiscale di ripresa, il governo ha escogitato ulteriori tagli alle pensioni. D’altro canto non viene inserito alcun sostegno al potere d’acquisto per le fasce di reddito più delicate». La situazione generale del potere d’acquisto delle pensioni in provincia di Cagliari è in netto calo. Una pensione sola non basta per vivere. La formula tipo della famiglia di pensionati cagliaritani è rappresentata dalla coppia che percepisce una pensione e un assegno sociale. «Così si riesce a respirare, in caso contrario vivere in città diventa un lusso», conclude Mameli. Sono moltissimi i pensionati che sono costretti a rivolgersi alle mense della carità.
Fortunatamente quest’anno, le ondate di calore che normalmente riempiono i reparti di geriatria fanno ancora attendere. Il primario del reparto geriatrico dell’ospedale Santissima Trinità Olga Catte, afferma che molti anziani vivono da soli in condizioni cliniche precarie, ma nonostante tutto il problema dei ricoveri-parcheggio è in netto calo. E se si verificano dei casi, sono distribuiti durante l’arco dell’anno. Ma il primario esorta a non abbassare la guardia, soprattutto per chi vive in città. Occorre infatti preservare bambini e anziani con i soliti accorgimenti: non esporsi dalle 12 alle 17, bere molto per reintegrare i liquidi persi con la sudorazione, aiutandosi anche con frutta e verdura. E soprattutto occorre tenere l’abitazione condizionata, per quanto è possibile. Ma chi non arriva alla fine del mese, i soldi per un climatizzatore non riesce certo a trovarli, senza contare gli aumenti costanti dell’elettricità.