GIUNTA. Lavori sulla rete pluviale. Centri culturali, contratti scaduti

Vedi la foto Il nuovo direttore generale del Comune Cristina Mancini costerà 156 mila euro all'anno: lo stabilisce la determina (la numero 6927) firmata dalla dirigente della Gestione del personale Francesca Brundu giovedì scorso, giorno della nomina della city manager. La Mancini prenderà uno stipendio di 10 mila euro lordi al mese (120 all'anno) più i contributi previdenziali.
Ma durante la prima vera seduta di Giunta sono state varate anche due delibere: la prima sulla gestione dei centri comunali d'arte e cultura e la seconda sulla «manutenzione straordinaria della rete pluviale» della città.
Con il primo documento l'esecutivo ha dato mandato al dirigente del Servizio cultura e spettacolo di procedere «a una complessiva riconsiderazione delle modalità di gestione dei centri d'arte e dei siti di interesse culturale attualmente aperti al pubblico», come annunciato nei giorni scorsi dall'assessore alla Cultura Enrica Puggioni. Il 30 giugno scorso sono scaduti i contratti per la gestione dei centri (Exmà, Castello di San Michele, Lazzaretto, Vetreria e Ghetto degli ebrei), prorogati diverse volte in passato.
L'esecutivo ha anche approvato il progetto definitivo (che ha ricevuto anche il parere favorevole del dirigente dei Servizi tecnologici, Luciano Loi) della manutenzione della rete pluviale: un appalto da 590 mila euro, che servirà per rimettere a nuovo gli impianti stradali di raccolta delle acque piovane. Ora inizierà la trafila della gara d'appalto: prima di aprire i cantieri passeranno dai tre ai sei mesi, salvo ricorsi al Tar.
La Giunta comunale si riunirà giovedì prossimo. ( m.r. )