Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Guasto alle fogne, liquami a Calamosca

Fonte: L'Unione Sarda
28 agosto 2008

Forse un black out ha provocato lo stop dell'impianto di risalita delle acque nere

Per tutta la mattina un fiume maleodorante in spiaggia
Lavoro supplementare per i bagnini, impegnati a suggerire di non entrare in acqua. Nel pomeriggio la corrente ha ripulito il mare.
Un'odore insopportabile. Poi, un fiumicciatolo che ha raggiunto il mare. Un brutta sorpresa per i frequentatori della spiaggia di Calamosca: ieri mattina, intorno alle 10, proprio a fianco alla scala che porta all'arenile, ha cominciato a fluire un liquido maleodorante che proveniva dalle fogne. Il liquame ha, prima ristagnato davanti alle scale, creando un laghetto. Sono bastati pochi minuti per creare un rivolo che, seguendo le leggi della fisica, ha attraversato la spiaggia ed è arrivato sino al mare.
A quel punto, i bagnini hanno preso il telefono e si sono messi in contatto con il Comune. Il quale ha, subito, messo in allerta Abbanoa. Nel giro di pochi minuti, i tecnici della società idrica sono arrivati a Calamosca. Prima hanno provveduto a chiudere le tubature in modo da fermare il flusso del liquido maleodorante.
E poi hanno cercato di capire le ragioni del guasto. Un tubo rotto? Dopo aver controllato attentamente, hanno scoperto che l'impianto era assolutamente integro. Nessun problema visibile. Hanno, così, ipotizzato che a provocare il guasto sia stata una mancanza temporanea dell'energia elettrica. Proprio nel punto in cui è avvenuta la fuoriuscita esiste un impianto di risalita: in pratica, il liquido fognario viene portato in alto per poi essere incanalato verso i tubi che portano all'impianto di depurazione. In pratica, senza energia elettrica, il liquido non è risalito e ha finito con l'uscire verso l'esterno.
Ovviamente, per tutta la mattinata, pur non esistendo un vero e proprio divieto di balneazione, i bagnini hanno consigliato a tutte le persone presenti in spiaggia di evitare di fare il bagno. Consiglio seguito da tutti, almeno per qualche ora. Poi, nel pomeriggio, con l'acqua in parte ripulita dalle correnti, alcuni bagnanti hanno deciso di sfidare il pericolo e, per battere la calura, si sono ugualmente buttati in acqua.
MARCELLO COCCO

28/08/2008