Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Baretti, operazione salvataggio

Fonte: La Nuova Sardegna
4 luglio 2011

Poetto. Incontri informali del sindaco col magistrato, il prefetto e i rappresentanti dei chioschi


Visite dei vigili urbani per eliminare subito le irregolarità amovibili




ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. «Tutti al mare», è stata la parola d’ordine di ieri, almeno a guardare il Poetto e la città quasi deserta. Spiaggia invasa e baretti affollati. Ma i titolari dei chioschi restano in bilico. Ora spetta a loro qualche gesto di buona volontà. Vediamo.
I vigili. In questi giorni la polizia urbana sta facendo visite informali ai baretti con l’obiettivo di verificare le irregolarità e spingerli a rimuovere quelle più macroscopiche. Sui chioschi vige ancora l’ordinanza di demolizione emanata dagli uffici del Comune (edilizia privata) nel novembre del 2009: per mancanza di autorizzazione edilizia e occupazione abusiva di suolo pubblico (allargamento o modifica del manufatto in rapporto alla concessione demaniale). Il tutto a seguito di un’indagine iniziata lo stesso anno dalla magistratura.
La storia. Per oltre due anni l’amministrazione municipale ha cercato di rappezzare (male e senza risultati concreti) i ritardi legati al fatto che senza un piano di utilizzo del litorale (Pul) - tuttora non realizzato - non può essere rilasciata alcuna autorizzazione edilizia. Per la cronaca: si ricordino le tante sollecitazioni che la stessa commissione all’Urbanistica della passata consiliatura fece verso la Giunta: per sollecitarla a stringere i tempi con la Regione (che deve dare il parere sul Pul) e a sbrigare i propri compiti. Ma come in un fermo immagine, tutto è rimasto bloccato in una situazione di stallo.
L’altra ordinanza. In zona Cesarini, negli ultimi giorni di fine mandato, il sindaco uscente Emilio Floris ha emanato una nuova ordinanza, come per «cancellare» la prima e posporre a dopo l’estate la demolizione dei baretti. Ma la questione è controversa: un’ordinanza non può sovrapporsi (nella sostanza) a una prima senza che quest’ultima sia stata annullata.
I vertici in Comune. Alcuni giorni fa si è tenuto un incontro tra gli uffici comunali. A riguardo va detto che nella stessa amministrazione di via Roma esistono due anime che, almeno nel passato, hanno assunto posizioni differenti sull’argomento: l’ufficio dello sportello unico per le attività produttive e quello dell’edilizia privata.
La conferenza dei servizi. Giovedì e venerdì prossimo si terrà una conferenza di servizi con tutti gli enti che hanno competenza sulla spiaggia (dalla Regione alla Capitaneria al Comune ecc.). L’obiettivo è quello di rimettere ordine sulla materia (oltre alle due ordinanze accennate, esiste un progetto sui nuovi chioschi da edificare dopo la demolizione presentato dalla maggioranza dei titolari dei chioschi, già da un anno e poi rivisto sulla base delle indicazioni degli uffici).
La corsa a ostacoli. La patata bollente è passata nelle mani del sindaco Massimo Zedda. L’ordinanza di abbattimento del 2009 è tutt’ora valida. Il dilemma è semplice: se si iniziassero adesso le rimozioni la stagione - quindi i cittadini - ne patirebbero le conseguenze negative dato che alcune parti della spiaggia diventerebbero un cantiere. Ma se non le si iniziano, si rischia un reato di «omissione». Da qui una serie di incontri informali da parte del nuovo primo cittadino con la magistratura, il prefetto e i rappresentanti degli operatori della spiaggia. Ma sono ormai passati due anni e mezzo da quando gli uffici comunali (con responsabilità burocratiche autonome) si sono mossi, e il Comune non ha ancora risolto. Ora la Giunta si sta impegnando per il Pul, indispensabile per ripristinare le regole, ma i tempi tecnici non ci sono.
La stagione balneare. Nessuno dei soggetti in gioco vuole compromettere l’estate di gran parte dei cagliaritani ma le norme e le regole vanno rispettate. Tanto più che è la terza estate consecutiva che si pone il problema. Ora dai vari incontri è nata la necessità (e l’urgenza) di qualche gesto di buona volontà da parte dei titolari dei baretti. Ed è qui che si torna ai vigili urbani, accennati all’inizio, e alle loro visite ai chioschi di questi giorni: per domandare di eliminare gli sforamenti di superficie più macroscopici. Rimuovere qualche pedana, smontare alcuni infissi - tutte operazioni fattibili di notte senza interferire sui bagnanti.
In questo caso la stagione sarebbe salva e da settembre-ottobre iniziare, con gradualità da decidere, la rimozione e la ricostruzione.