Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Saldi, un buon affare per tutti

Fonte: L'Unione Sarda
4 luglio 2011

Commercianti divisi sull'anticipo della data di inizio ma i clienti sono entusiasti

Sconti di fine stagione: negozi presi d'assalto fino a tardi
C'è chi ha scelto la mattina, chi il pomeriggio e chi la notte. Ieri, prima giornata di saldi, i negozi sono rimasti aperti fino a mezzanotte. Facendo, in questo modo, la felicità delle tante persone che hanno preso d'assalto le vetrine alla caccia dello sconto migliore. «C'è ancora molta scelta e gli sconti sono buoni», è l'opinione più diffusa. I commercianti, invece, storcono il naso. Non tanto per l'andamento delle vendite, che li soddisfa, quanto per la scelta della Regione di anticipare la data degli sconti al primo sabato di luglio, «quando la stagione è appena cominciata».
LA DIFFERENZA Nei negozi non c'era nessuna fila, come invece si è visto per i saldi invernali, ma fino alle due del pomeriggio via Manno e via Garibaldi, il cuore dello shopping cittadino, pullulavano di persone con le buste in mano. Una scena che si è ripetuta durante la sera e fino a mezzanotte.
I CLIENTI «C'è qualità e i prezzi sono buoni». Giorgio Coghe e Michele Marcia sono soddisfatti dei loro acquisti: due magliettine. Non hanno un budget predeterminato e vanno in giro alla ricerca dell'affare migliore. Elisabetta Fara invece replica ai commercianti «che si lamentano», per le poche vendite. «Non è vero, molti articoli quando iniziano i saldi sono già stati comprati». Se è per questo la ragazza non si è data per vinta. «Ho comprato qualche vestito nuovo, un costume da bagno e delle scarpe». Cammina da sola per via Garibaldi. «Il mio fidanzato si annoia a fare la spoletta tra le vetrine», spiega. La sua è una solitudine comune a molte ragazze che ieri affollavano le vie dello shopping . Se i giovani erano la maggioranza c'erano anche tante famiglie. Come quella di Alessandro Argiolas. «Abbiamo comprato biancheria per la casa e costumi per i bimbi. I prezzi sono buoni e c'è molta scelta», spiega la moglie.
I COMMERCIANTI Anche i commercianti sono soddisfatti. «I clienti sono più tranquilli», spiegano Daniela Masala e Silvia Lecca, nel loro negozio di scarpe in via Manno, «non chiedono ulteriori sconti come in inverno e, soprattutto, non c'è la calca». Conferma l'andamento positivo Silvia Cabras, titolare Yj in via Garibaldi. «Le vendite vanno bene», afferma, «le persone non aspettavano che i saldi». Però specifica: «Iniziare ora però è troppo presto. “In stagione” abbiamo venduto poco». Della stessa opinione Vincenzo Guarino, dell'omonimo negozio in via Manno, che entra nella polemica sulla data in cui far iniziare gli sconti di fine stagione. Secondo lui «la liberalizzazione farebbe comodo a tutti i commercianti».
LE STIME Secondo Confcommercio, in Sardegna la spesa media per famiglia sarà di 248 euro, quella individuale di 92 euro. Nella provincia, su 192 mila famiglie, 125 mila approfitteranno degli sconti. «Ci auguriamo - sottolinea il presidente dei commercianti, Giancarlo Deidda - che l'anticipo della data dei saldi rappresenti un'inversione di tendenza rispetto al passato, consentendo maggiori ricavi».
C'è tempo fino al 2 settembre per approfittare degli sconti. Sempre che rimanga qualcosa negli scaffali.
Mario Gottardi

 

L'OPINIONE. C'è chi va in controtenedenza e venderà al ribasso solo a fine mese
«Sconti? Meglio aspettare»
Per altri negozianti iniziare ieri è stato un rimedio alla crisi
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Anche tra i commercianti c'è chi va controcorrente e non si adegua all'anticipo delle vendite a prezzi scontati decisa dall'assessore regionale al Turismo e commercio Luigi Crisponi, scegliendo di posticipare l'inizio dei saldi.
Come Andrea Bertola, titolare dell'omonimo negozio di abbigliamento streetwear frequentatissimo dai giovanissimi. «Noi iniziamo a vendere a prezzi scontati il 22 luglio». Parla mentre passa alla casse le buste di numerosi clienti. «Dev'essere così altrimenti chiudiamo», afferma. «Se fosse come in passato, quando i saldi iniziavano veramente a fine stagione e i commercianti avevano il tempo di vendere a prezzo pieno sarebbe diverso», spiega, «ma oggi è impossibile. Specie in una città di mare come Cagliari, dove c'è caldo fino all'autunno». Il suo negozio era affollato nonostante le vendite a prezzo pieno. «Abbiamo seminato bene gli anni passati». Nei giorni scorsi Mariano Diaz, titolare di Vela Shop, ha dichiarato a L'Unione Sarda che far cominciare i saldi a inizio luglio, «è come dare l'aspirina a un malato di cancro». Infatti anticipare il periodo di vendite scontate costituisce per le aziende solo una “boccata d'ossigeno” effimera. «I negozianti faranno affari per un paio di settimane e il 15 luglio sarà finito tutto. Dopodiché ci sarà il deserto».
Favorevole è invece Erica Fadda, commessa di North Sails: «Le vendite sono diminuite a causa della crisi. Con l'anticipo dei saldi al 2 luglio riusciamo a compensare i minori introiti precedenti». Giorgia Sanna della Casa dello Sport invece argomenta: «Tutti fanno sconti prima del periodo ufficiale, quindi tanto vale che si inizi tutti prima». (m. g.)

 

Decalogo
Dieci regole per evitare
brutte sorprese
La Federazione della moda di Confesercenti, al fine di garantire la massima trasparenza nel periodo dei saldi estivi ha inviato un decalogo ai propri consociati. Dieci regole che però sono utili anche ai clienti, che da ieri mattina hanno preso d'assalto i negozi.
In primo luogo si invitano i negozianti ad attendere il periodo dei saldi per applicare gli sconti. Com'è noto, chi vende è obbligato a indicare in modo chiaro e leggibile la composizione del prezzo: quello originario, la percentuale di sconto e quello finale ribassato. In euro ed eventualmente in lire. I commercianti devono accettare il pagamento con assegni, carta di credito e bancomat.
Il commerciante è obbligato a cambiare la merce venduta risultata difettosa. In altri casi, invece, la sostituzione è a discrezione del venditore. Per verificare la corrispondenza delle taglie è consentita la prova in camerino.
La Confesercenti invita a non esibire sconti generici, a rendere visibile l'interno del negozio e a evidenziare all'esterno, in vetrina, le taglie eventualmente disponibili. L'associazione consiglia inoltre «di usare la massima cortesia». Un invito che dovrebbe valere tutto l'anno.