Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Proposta all'impresa: un terreno a Masullas

Fonte: L'Unione Sarda
28 agosto 2008

Tuvixeddu La Regione alla Cocco costruzioni


La proposta di un terreno a Masullas è stata ritenuta inadeguata da Raimondo Cocco, amministratore dell'impresa che sta realizzando una palazzina in viale Sant'Avendrace, davanti ad alcune importanti tombe fenicio-puniche. Così l'incontro di ieri tra il presidente della Regione Renato Soru, gli assessori ai Lavori Pubblici Carlo Mannoni e alla Cultura Giuseppina Mongiu e i rappresentanti della società di costruzioni è stato aggiornato ai prossimi giorni, «quando la Regione consegnerà all'impresa un elenco di beni cedibili», chiarisce Benedetto Ballero, legale della società.
Un chiarimento che si è reso necessario dopo che le agenzie di stampa, nel pomeriggio di ieri, avevano diffuso la notizia dell'accettazione di uno scambio di aree da parte dell'impresa. Un annuncio attribuito a Renato Soru, ma smentito dalla Cocco costruzioni. «Intanto non si è mai parlato di sospensione dei lavori», chiarisce Ballero, «perché se questa fosse stata prospettata l'avremmo immediatamente impugnata perché illegale ed illegittima ai sensi dell'articolo 14 della legge 45/89. I rappresentanti dell'impresa», ha aggiunto, «hanno ribadito ciò che dicono da un anno, e cioè che sono disponibili ad accettare una permuta purché di pari valore, non a Masullas, come è stato proposto». Il valore attribuito all'area dagli imprenditori è tra i quattro e cinque milioni di euro.
Intanto oggi alle 10 il capo dell'esecutivo regionale incontrerà i rappresentanti di Nuova iniziative Coimpresa, della soprintendenza ai Beni archeologici e del Comune per un incontro che precederà l'annunciata delibera di giunta sulla sospensione dei lavori per 90 giorni, annunciata tre giorni orsono da Soru durante una conferenza stampa. L'annuncio ha suscitato la rabbia delle sorelle Sotgiu, due tra le firmatarie “minori” dell'accordo di programma del 2000. «Non siamo intenzionati ad accettare le ridicole offerte della Regione e riconosciamo solo l'intesa del 2000 che della quale non accetteremo alcuna modifica senza aver ricevuto un adeguato risarcimento danni».

28/08/2008