Viale merello
Asfalto colabrodo e pericolo marciapiedi. Manca solo un bel cartello triangolare che certifica la situazione. Per il resto c'è davvero tutto in viale Merello. Ci sono le buche, i tombini che non trattengono l'acqua, infiniti dossi, e poi i marciapiedi squarciati dalle radici degli alberi secolari. Una mattina qualunque in una delle arterie principali del capoluogo si trasforma in un vero e proprio circuito automobilistico. Anzi, peggio: in uno slalom continuo per evitare dossi, buche e pozzanghere.
Trentasei in tutto i contraccolpi registrati dalle auto e dai ciclomotori. In fila o in movimento, poco importa. Anche perché neutralizzare tutti gli imprevisti diventa una missione impossibile. Trentasei scossoni, dovuti ai tombini sottosopra e alle toppe sull'asfalto. Voragini, piccole o grandi, da evitare. ( n. pis. )