Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Linea dura contro i nomadi sfrattati

Fonte: L'Unione Sarda
22 aprile 2008

Saranno i giudici del Tar a decidere se annullare l'ordinanza e far rientrare il clan di nomadi allontanati dal Comune. Dopo il ricorso presentato dall'avvocato Efisio Floris, per conto di cinque componenti di una delle famiglie allontanate, i legali dell'amministrazione civica affilano i codici. «Non solo ci costituiremo», spiega Anselmo Piras, assessore alle Politiche Sociali, «ma anche nel caso il Tar dovesse dirci che l'atto è nullo perché dovesse saltare fuori qualche vizio di forma, noi lo reiteremo il giorno dopo. L'ordinanza si è resa necessaria dopo gli scontri. Sono state trovate armi improprie e artigianali». A causare i contrasti tra i due clan sarebbe stato un misterioso tesoro scomparso: 13 chili d'oro e 460 mila euro in contanti che, secondo un esposto presentato in Procura a novembre dalla moglie di uno dei capofamiglia allontanati, erano stati nascosti sottoterra e poi rubati. Per tutta risposta, la famiglia sospettata del furto aveva risposto con una querela per calunnia. Un episodio che ha fatto esplodere le tensioni tra i due clan del campo, dando vita a metà marzo ad un'aggressione a sprangate avvenuta in via Simeto contro due nomadi. Quattro gli arrestati, ma nel giro di un paio d'ore c'era stata la risposta con un presunto tentativo di omicidio e le manette scattate ai polsi di un minorenne. Nel mezzo anche un altro arresto per tentata violenza sessuale e una maxi rissa andata avanti per ore tra una sessantina di rom all'interno del campo sulla 554, sedata solo dopo l'intervento di polizia e carabinieri. Ma che fine ha fatto il tesoro? Dopo l'esposto la Procura ha dato ordine di cercalo, ma le perquisizioni effettuate nelle baracche degli zingari non avrebbero dato esisto. Si tratterebbe di oggetti d'oro tramandati dal clan per generazioni. Allontanati i due clan, la scorsa settimana Floris ha presentato un ricorso contro il Comune, chiedendo per i suoi assistiti la sospensione dell'ordinanza che contesta “comportamenti reiterati di grave turbativa della vita del campo, comprendenti danni alle persone”. Comunque vada, il Comune ha preannunciato la linea dura: in caso di annullamento dell'ordinanza, ne scatterà un'altra nuova di zecca.FRANCESCO PINNA 22/04/2008