Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

I più ricchi sono nel gruppo Udc-Fli

Fonte: La Nuova Sardegna
27 giugno 2011

Quando hanno guadagnato i politici (già onorevoli e no) nel 2008, un anno prima delle elezioni



Spese per la propaganda, le dichiarazioni degli eletti tendono al ribasso




CAGLIARI. I più ricchi? Sono, mediamente, i consiglieri regionali del gruppo Udc-Fli. A sorpresa al secondo posto non ci sono né i «berluschini» del Pdl né l’alta borghesia dei Riformatori, ma il Pd. I più poveri (naturalmente si fa per dire) sono quelli della Sinistra (divisa tra ecologisti, conunisti e indipendentisti). E’ questa la classifica dei redditi dei consiglieri regionali per il 2008 come risulta dalle dichiarazioni pubblicate sul Bollettino ufficiale della Regione in attuazione della legge sulla trasparenza.
Il Paperon de’ Paperoni dei politici è sempre l’ormai ex notaio Felicetto Contu (Udc), decano dei consiglieri regionali, con un reddito complessivo di 326 mila euro.
I più poveri (con redditi di poco superiore ai 10 mila euro) sono Sissinio Piras (Pdl) e Michele Cossa (Riformatori) che all’epoca non erano consiglieri regionali. Le ultime elezioni si sono infatti svolte nel 2009.
Vediamo la classifica dei gruppi consiliari.
Udc-Fli: media di 153 mila euro. Il «peso» di Felicetto Contu, ora presidente della commissione Sanità, si è fatto sentire, ma anche il capogruppo Giulio Steri, all’epoca nell’Avvocatura dello Stato, ha dichiarato una bella somma: 224 mila euro. Ad alta quota anche Matteo Sanna (138 mila) e Antonio Cappai (136), in coda i due che all’epoca non avevano cariche pubbliche, Andrea Biancareddu (39 mila) e Sergio Obinu (79 mila). Dei nove consiglieri del gruppo, solo Sergio Milia, unico fra tutti i consiglieri regionali, non risulta nell’elenco delle dichiarazioni dei redditi.
Pd: media di 112 mila euro. Il più ricco dei democratici è l’avvocato nuorese Giuseppe Luigi Cucca: 257 mila euro di reddito complessivo nel 2008. Seguito dall’allora assessore Gian Valerio Sanna (204 mila) e dall’allora presidente della giunta Renato Soru (un reddito complessivo di 151 mila euro ma un imponibile di 49 mila). Gli altri redditi oltre o intorno ai 100 mila euro sono stati dichiarati da chi era consigliere regionale. In coda, con un minimo di 54 mila per Valerio Meloni, quelli che ancora non lo erano. Tra i quali Luigi Lotto (55 mila), l’allora segretario della Cgil Giampaolo Diana (57 mila).
Pdl: media di 100 mila euro. Il più ricco è l’avvocato nuorese Pietro Pittalis, che all’epoca era anche consigliere regionale: 224 mila euro. Seguono Salvatore Amadu (170 mila), Silvestro Ladu (165 mila) e Angelo Stochino (164 mila), l’unico fra questi a non essere onorevole nel 2008. Tra i new entry con reddito di una certa rilevanza ci sono anche il chirurgo sassarese Nanni Campus (139 mila) e l’ex prefetto Antonio Pitea (138 mila). Mentre l’allora commercialista Ugo Cappellacci, anche assessore comunale a Cagliari, aveva dichiarato un reddito complessivo di 68 mila euro. In coda due neo onorevoli: Sisinnio Piras (10 mila euro) e Edoardo Tocco (19 mila).
Riformatori: media di 89 mila euro. Il più ricco è l’ex manager della sanità pubblica, Franco Meloni, con 237 mila euro. Forse ora che è politico guadagna di meno. Ben distanziati, infatti, due che in Consiglio c’erano anche tre anni fa: il capogruppo Pierpaolo Vargiu (102 mila) e Attilio Dedoni (106 mila). I nuovi entrati erano ancora più sotto: Pietrino Fois (57 mila) a Francesco Mula (21 mila) e al già citato Michele Cossa (10 mila).
Idv: media di 86 mila euro. Distanziati di pochissimo dai Riformatori ecco i dipietristi. All’epoca solo il capogruppo Adriano Salis (105 mila euro) era consigliere regionale. Invece Daniele Cocco ha dichiarato 96 mila euro, Giovanni Mariani 59 mila.
Gruppo misto: media di 76 mila euro. A sollevare la media ci hanno pensato il due volte presidente della giunta Mario Floris (131 mila euro) e Roberto Capelli (106), che anche nel 2008 erano nei banchi di via Roma. Il sindaco di Castelsardo, Franco Cuccureddu, aveva dichiarato 46 mila euro, Massimo Mulas 24 mila.
Psd’Az: media di 69 mila euro. Tre anni fa in Consiglio c’era solo Paolo Maninchedda e infatti risulta il più ricco: 101 mila euro. Seguono il capogruppo Giacomo Sanna (85 mila) e gli altri sino ad arrivare a Paolo Dessi (24 mila).
Sinistra: media 50 mila euro. Ed eccoci ai più «poveri». Il capogruppo Luciano Uras, l’unico a essere già consigliere regionale, per il 2008 aveva dichiarato 103 mila euro. Sopra la quota del gruppo c’era tuttavia anche Claudia Zuncheddu, medico, con 73 mila euro. Radhouan Ben Amara era a quota 46 mila, mentre l’attuale sindaco di Cagliari, all’epoca semplice consigliere comunale, era a 17 mila, seguito dall’algherese Carlo Sechi con 13 mila euro.
Le dichiarazioni delle spese elettorali. Poche sorprese, anzi forse nessuna, dal capitolo sulla trasparenza delle campagne elettorali. L’ex presidente Renato Soru ha dichiarato una spesa di oltre 32 mila euro per la sfida persa con Ugo Cappellacci: c’è da considerare, però, che la sua campagna elettorale era stata condotta dall’intera coalizione. Nel Buras non è invece comparsa la dichiarazione di tutti i neo consiglieri regionali, quindi neanche dell’attuale presidente Cappellacci. Fra i rieletti, invece, spiccano le dichiarazioni di due big del Pd, il capogruppo Mario Bruno e la vice segretaria Francesca Barracciu, entrambi oltre i 30 mila euro. Quasi tutti i consiglieri regionali hanno dichiarato spese tra i 10 e i 20 mila euro. In coda Carlo Sanjust (Pdl) con 6 mila e 700 euro e Franco Sabatini (Pd) con 7 mila e 500.
Sul Buras non vengono invece presentate le dichiarazioni delle organizzazioni politiche, che per la trasparenza seguono altri canali disposti dalla leggislazione nazionale.