Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Le prime «spine» per il sindaco

Fonte: La Nuova Sardegna
24 giugno 2011



Ieri riunione della Giunta in cui si è parlato di Poetto e grandi eventi



Sui baretti incombe la spada di Damocle della demolizione e occorrono nuovi spazi per gli spettacoli estivi

ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. Ieri c’è stata la prima riunione della giunta comunale: un vertice per conoscersi in cui si è accennato anche alle criticità più immediate della città, tra queste il Poetto e lo spazio per i grandi eventi. Intanto sono stati decisi i capi gruppo dei singoli partiti. Mentre dalla prossima settimana si inizierà a discutere dei presidenti delle commissioni.
Sul Poetto incombe ancora la spada di Damocle della demolizione dei baretti, motivata dalla mancanza dell’autorizzazione edilizia e dall’ampliamento della concessione demaniale.
Baretti. Nel novembre del 2009 il Comune aveva emanato un’ordinanza di rimozione. Poi vi sono stati vari tentativi di aggiustare la questione da parte del Consiglio. Infine una recente disposizione dell’ex sindaco Emilio Floris per far slittare la demolizione all’autunno. Ma la questione è sotto i riflettori della magistratura, che aveva avviato l’indagine. In questo momento l’orientamento è quello di procedere alla demolizione, a partire da subito, ma di un chiosco per volta per non penalizzare tutta la stagione. A questo punto la questione, per la nuova Giunta e il primo cittadino Massimo Zedda, è molto spinosa in quanto non ottemperare a un’ordinanza (del novembre 2009) potrebbe produrre un’imputazione, quella di abuso d’ufficio per omissione. Insomma si tratta di una bella gatta da pelare.
Grandi eventi. Sull’anfiteatro romano la decisione è definitiva: non può essere più utilizzato in questo modo per gli spettacoli. Il monumento si sta rovinando e non è possibile rimandare. Nello stesso tempo, però, resta il problema - sollevato da diversi operatori dello spettacoli - di dove spostare le rappresentazioni della stagione. Per il momento alcuni hanno previsto di utilizzare gli spazi della fiera. Tra l’altro c’è l’area dell’anfiteatro all’aperto (che andrebbe attrezzata) del parco della musica, dietro il teatro lirico. Ma in questo caso di tratta di una capienza di non oltre duemila posti. Da qui la necessità di verificare eventuali altri spazi disponibili.
Capi gruppo. I capi gruppo dei vari partiti non sono stati ancora ufficializzati, ma le nomine sono già state fatte. Per la maggioranza: Davide Carta (Pd), Sergio Mascia (Sel), Giovanni Dore (Idv), Mondo Perra (per i socialisti assieme a la lista civica «Meglio di prima non basta») ed Enrico Lobina (per i Rossomori e la Federazione della sinsitra). Per la minoranza: Giuseppe Farris (Pdl), Alessio Mereu (Riformatori), Gianni Chessa (Udc) e Antonello Floris (per le civiche «Giovani Centro» e «Polo civico»).
Commissioni. All’interno dei consiglieri della maggioranza, però, il problema più urgente e che potrebbe creare qualche malumore sarà la nomina dei presidenti della commissione (che, come prassi vuole, andranno a chi ha vinto le elezioni, ad esclusione di quella dello Statuto: alla minoranza). Dieci sono gli assessorati e, presumibilmente, altrettanti saranno gli organismi consiliari. Il Pd, già insoddisfatto per gli assessorati (scelti dal sindaco) cercherà di far valere i suoi tredici componenti eletti nell’assemblea. Questo vuol dire che chiederà cinque presidenze, se non sei. Il che creerà probabilmente qualche problema con gli altri gruppi di maggioranza.
Deleghe. Il sindaco Zedda ha tenuto per sè alcune deleghe importanti, tra cui Ambiente ed Ecologia (in precedenza erano affiliate all’Urbanistica), e Politiche giovanili (al Decentramento).