Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Autorizzazioni brevi, in spiaggia è rivolta del popolo del volley

Fonte: L'Unione Sarda
24 giugno 2011

ogni 20 giorni  Campi da smontare

 

 Vedi la foto Dura appena venti giorni l'autorizzazione a piazzare pali e reti da beach volley o beach tennis in spiaggia, poi bisogna sbaraccare e chiederne una nuova pagando tutte le spese al Comune. Colpa dell'assenza del Piano di utilizzo del litorale che ha costretto gli uffici del Patrimonio ad applicare in maniera rigida la norma che impedisce le nuove concessioni. A farne le spese sono le associazioni sportive che hanno chiesto e ottenuto di poter giocare a pallavolo al Poetto, come avviene regolarmente in quasi tutti i litorali più frequentati dai turisti. «Tra documenti, producibili solo da un ingegnere, marche da bollo, tasse demaniali, sovracanoni regionali, spese di istruzione delle pratiche partono quasi 900 euro», lamenta Pierpaolo Murgioni, presidente dell'associazione Manofuori, società senza fini di lucro. «Il tutto per appena venti giorni di autorizzazione. Finora è stato possibile rinnovare questa autorizzazione pagando le tasse, ora non più».
Insomma: dopo i 20 giorni si sbaracca, si ripresenta la domanda e si ottiene una nuova autorizzazione per rimettere pali e reti. «Considerato che l'estate dura tre mesi», aggiunge Murgioni, «i tempi tra i 10 ed i 30 giorni previsti per ottenere una nuova autorizzazione sono biblici e rovinano l'estate a chi vuole fare sport senza lucrarci sopra». E proprio a causa di questo intoppo, rischia di saltare il tradizionale campo estivo di beach volley per bambini che l'associazione organizza ogni anno.
IL COMUNE A chiarire come stanno le cose ci pensa Giambattista Marotto, dirigente dell'Ufficio Patrimonio del Comune, che firma le autorizzazioni. «In realtà la normativa non è cambiata», spiega. «Le linee guida della Regione sui piani di utilizzo dei litorali (che si applicano anche quando i piani non sono in vigore) non consentono il rilascio di nuove concessioni sul litorale ma di autorizzazioni per venti giorni. Impossibile concedere proroghe perché finirebbero per essere delle concessioni mascherate che violano la legge». La soluzione? «È solo una: approvare il Pul darebbe la possibilità di avere nuove concessioni e non autorizzazioni a tempo. Noi stiamo cercando di velocizzare i tempi, ma questa è una situazione che crea disagio alle associazioni, ma anche agli uffici perché aumentano il numero delle pratiche da evadere».
Francesco Pinna