Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Parto faticoso per la giunta Zedda

Fonte: La Nuova Sardegna
21 giugno 2011

Ultimi incontri in nottata, sino a ieri sicuri solo quattro assessori



Frizioni tra il Pd e primo cittadino sul nome del candidato alla poltrona di presidente del consiglio

CAGLIARI. Giovani e con competenze specifiche per gli incarichi che andranno a svolgere. Le promesse di Massimo Zedda oggi si trasformeranno nella ufficializzazione della lista degli assessori. Stretto riserbo sui nomi ma da alcune indiscrezioni è possibile ricostruire almeno in parte la giunta che Zedda presenterà in consiglio. Un elenco che non ha il crisma dell’ufficialità ma che potrebbe avvicinarsi a quello illustrato in aula.
Strada in discesa? Tutt’altro. Ieri per Massimo Zedda c’è stata la naturale via crucis della vigilia, dalla quale anche lui, pur dichiarando volontà di innovare in politica, non si è potuto sottrarre. Nel pomeriggio incontro con i consiglieri di maggioranza, in serata con le delegazioni dei partiti. Chi si aspettasse acque serene tra la compagine che ha vinto le elezioni rimarrà deluso. Lo scontro, sottottraccia nel primo incontro è emerso in maniera più nitida nel secondo; oggetto della contrapposizone Zedda-partiti è il ruolo politico del sindaco, il livello della sua autonomia nella nomina degli assessori, il rapporto con i consiglieri, e quindi con i partiti, anche nella scelta dei ruoli istituzionali, in primis il presidente del consiglio. Un ruolo senza mediazioni o temperato?
Il primo nodo che Zedda ha cercato di risolvere inserendolo all’interno delle nomine della giunta è quello del presidente del consiglio. Risulta che il sindaco volesse per quell’incarico uno dei consiglieri dell’IdV, con la preferenza per Giovanni Dore. In questo modo Zedda si sarebbe liberato della “pratica Idv” per la giunta e avrebbe avuto un posto in più da assegnare. Ma contro l’ipotesi Dore c’è stata la netta contrarietà del Pd, che ambisce a quel ruolo, o con Andrea Scano o con Ninni Depau. Ma al di là dei nomi, ciò che viene rimproverato al sindaco è il voler imporre un nome per il consiglio per soddisfare le proprie esigenze degli assetti di giunta e non per rafforzare e responsabilizzare la “sua” maggioranza. Una scelta che fa il paio con la ritrosia dello stesso sindaco a comunicare ufficialmente i nomi degli assessori. Anche qui si tratta di temperare due esigenze ben definite: quanto la giunta sia esclusiva espressione del sindaco e quanto invece debba tener conto degli equilibri e delle esigenze dei partiti.
Zedda è stato chiaro. La giunta non sarà calata dalle stanze dei partiti, al massimo lui potrà accettare qualche “suggerimento”. E così i nomi che sono circolati nei giorni scorsi oggi non trovano alcuna credibilità. Solo per quattro nomi si ha la ragionevole certezza. E si tratta di Gabor Pinna, Paolo Frau, Italo Meloni e Barbara Argiolas. Il primo, molti anni prima di Zedda dirigente della allora Fgci, con un curriculum doc anche generazionale, il padre è stato senatore del Pci, oggi è dirigente della Sfirs e ieri è stato consulente dell’assessore ai trasporti della giunta Soru Sandro Broccia. A Pinna verranno affidate le competenze su Programmazione, Finanze, personale e affari legali. Il secondo nome certo è Paolo Frau, capogruppo Ds due consiliature fa, e già dirigente della Fgci, libraio, che dovrebbe andre a cultura e spettacoli. Il terzo nome su cui non c’è discussione è Italo Meloni, ingegnere civili e docente universitario, che andrebbe ai lavori pubblici. Lo stesso vale per Barbara Argiolas, dal 2009 libera professionista, in passato manager sia di Tiscali, che successivamente consulente della giunta Soru per l’organizazzione dei grandi eventi. Si occuperà di turismo.
Chi invece avrà ancora la strada in salita per la poltrona di assessore ad affari generali, politiche giovanili e decentramento è Yuri Marcialis, segretario cittadino Pd. Il veto che Zedda ha posto nei suoi confronti, un veto politico, non personale, lascia capire come lo scontro tra il partito di maggioranza relativa e il sindaco sia tutt’altro che composto. Risulta che Zedda non gradisca l’accoppiata Marcialis-Depau, perché ritenuti punti di riferimento della stessa area del Pd, quella riconducibile alla vecchia guardia, ma in realtà il dubbio del sindaco è nell’indicare nomi direttamente legati ai partiti, come sarebbe appunto Marcialis. Sugli altri nomi vige invece il più stretto riserbo, e non è escluso che chi è stato assessore ieri notte stamattina non lo sia più. Sul nome dell’assessore all’urbanistica, che secondo il criterio di genere dovrebbe essere donna.(g.cen.)