VIA AVOGADRO. Protestano gli inquilini di un palazzo

Da quattro anni chiedono un intervento Pioggia di calcinacci dai balconi pericolanti di una palazzina comunale ieri pomeriggio in via Avogadro 23. A dare l'allarme, intorno alle 16, sono stati i residenti dopo aver notato che alcuni pezzi di cemento erano precipitati al suolo dai piani alti dello stabile.
Nel giro di pochi minuti nel rione si è materializzata una squadra di Vigili del fuoco, supportata dal personale della Protezione civile. Gli uomini in rosso hanno messo in sicurezza i balconi e transennato l'area sottostante, ma questo non è bastato a placare l'ira dei residenti, stufi di vivere in una palazzina vecchia di mezzo secolo che cade ormai a pezzi.
LE PROTESTE «È la terza volta in pochi mesi che siamo costretti a chiamare i pompieri», denuncia Gianfranco Crivelli, residente in via Avogadro 23, «il problema dev'essere risolto in maniera definitiva con la ristrutturazione del palazzo ad opera del Comune. I nostri balconi sono pericolanti da almeno quattro anni. Il rischio è che i calcinacci possano colpire le persone. Le automobili si riparano, le teste no». Lamentele condivise dall'ex presidente della Circoscrizione 4, Alessandro Sorgia, attualmente consigliere provinciale. «La situazione delle palazzine di via Avogadro è insostenibile», afferma, «e non lo scopriamo certo oggi. Come Circoscrizione ci siamo battuti per anni per tentare di risolvere il problema, ma senza esito a causa della cronica carenza di fondi». L'auspicio è che il nuovo assessore comunale ai Lavori pubblici (la cui nomina dovrebbe arrivare oggi) riesca a trovare una soluzione. «Gli sottoporrò il problema», promette Sorgia. (p.l.)