Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Zedda vuole una giunta senza ex

Fonte: La Nuova Sardegna
16 giugno 2011



Nessun collaboratore di Soru nell’esecutivo. Forse Mannoni direttore generale




CAGLIARI. Fine settimana di lavoro per il sindaco Massimo Zedda, alle prese con la definizione delle sue linee programmatiche, che presenterà in aula martedì e soprattutto con la raccolta delle proposte per la giunta. Se nessun nome trapela sull’esecutivo, tre certezze si hanno invece sul metodo che Zedda dovrebbe seguire per dare un nome e un volto ai suoi collaboratori.
La prima riguarda la richiesta avanzata ai partiti della coalzione, non di nomi per la giunta, ma di figure professionali che possono essere utili alla città anche rappresentando l’amministrazione nei vari enti e società partecipate, da Abbanoa al Ctm, dall’Ente Fiera, alla Fondazione Teatro Lirico. Insomma Zedda raccoglierà un ampio pacchetto di nomi che poi “distribuirà”, termine improprio ma comprensibile, nelle varie caselle, sia assessoriali che degli enti.
Il secondo punto riguarda il rapporto con il Consiglio. Per rispetto alla assemblea e alla sua composione, il sindaco sarebbe intenzionato a non indicare come assessori coloro che hanno partecipato all’ultima competizione elettorale, siano essi eletti o no, nelle liste dei partiti di maggioranza.
Il terzo punto riguarda le ultime importanti presenze nelle giunte di centro-sinistra. Secondo fonti ben accreditate interne alla maggioranza non ci saranno assessori delle giunte Soru nella squadra che sosterrà Zedda e lo stesso vale per i più stretti collaboratori di quegli assessori. Solo un nome potrebbe fare eccezione a questa regola, e si tratta di Carlo Mannoni, ex assessore regionale ai lavori pubblici e vicepresidente nell’esecutivo regionale di Soru. Ma lui, insieme a pochi altri, corre per la poltrona di direttore generale del Comune, incarico delicatissimo nell’organigramma di Zedda, vero interfaccia tra il sindaco, la giunta e gli uffici, molto più di quanto accada adesso. Non è escluso che Zedda comunichi la nomina del direttore generale in contemporanea a quella degli altri assessori, martedì pomeriggio. Le uniche certezze, come già si sapeva, riguardano la divisione di genere, con le donne rigorosamente metà degli uomini, le competenze specifiche, per cui di ambiente e urbanistica si occuperà chi conosce a fondo la materia, sia esso dirigente pubblico o professionista, o universitario, e l’incompatibilità con altri eventuali ruoli, fossero pure a tempo parziale o simbolico. Non sarà quindi una giunta di giovani, ma di esperti quarantenni. Sui nomi, sino a prova contraria, inutile avventurarsi, per adesso si sa solo chi non entrerà nell’esecutivo guidato da Zedda, intenzionato a imporre la regola del rinnovamento nella politica e nelle istituzioni già dalla composizione dell’esecutivo. E il ruolo dei partiti? Per adesso sembrano tutti in seconda fila, attenti a non disturbare il primo cittadino e a far durare il più a lungo possibile la “luna di miele” tra Zedda e la città. Resta da vedere cosa accadrà al pirmo prevedibile scontro su nomine e incarichi.(g.cen.)