CAGLIARI. Il disboscamento di Cagliari non ce lo aspettavamo. Terra desolata. Prosciolti ...
GIORGIO TODDE
CAGLIARI. Il disboscamento di Cagliari non ce lo aspettavamo. Terra desolata. Prosciolti i cetrioli e la soia killer, ora accusano le jacarande assassine e le puniscono impedendo la fioritura, così imparano a fiorire e a sporcare. Ma non le potano, le amputano. I fiorellini delle jacarande sono catastrofici. L’addetto all’eliminazione del verde, l’agronomo Papoff, dice che le fronde nascondono pericoli. Il verde e i fiori sono infidi, moltiplicano i batteri e la cacca degli uccellini, favoriscono i topi, proprio così, topi arborei. E’ certo gli alberi killer denunceranno l’agronomo per diffamazione e verranno assolti come i cetrioli che ora circolano liberi. Ma anche quelle “palline” di apparenza innocente che cadono dai ficus - quelli delle pericolose “teste di gatto” - causano incidenti e hanno una natura omicida. Perciò i viali vengono disboscati e le “teste di gatto” mozzate, ma solo in parte. Eliminata anche la minaccia degli alberi assassini che ora sembrano spettri, il sole allo zenith disinfetta e i topi tornano nelle tane. L’agronomo ha inventato la città steppa. Nei viali denudati dai potatori incontinenti non ci sarà più ombra. Senza ombra e senza la bellezza degli alberi, ridotti a pochi tronchi si vive male. Però le fronde, amputate per capriccio benché in piena fioritura, ricresceranno. Nell’attesa della ricrescita speriamo che nessuno dimentichi l’agronomo Papoff sotto il sole.