Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Pronta per la rivoluzione» Lydia Lunch al Civico di Castello

Fonte: L'Unione Sarda
9 giugno 2011

La performer oggi sul palco con Jessie Evans e Beatrice Antolini

Figura cardine della no-wave newyorchese della fine degli anni Settanta insieme ai vari Arto Lindsay, Robin Lee Crutchfield, Contortions, la poliedrica e viscerale Lydia Lunch, cantante e molte altre cose, sbarca oggi a Cagliari al Teatro civico di Castello per la prima delle tre giornate del Karel Music Expo allestito da Vox Day. L'artista di Rochester sarà sul palco con la sassofonista e cantante californiana Jessie Evans e Beatrice Antolini alla batteria e percussioni.
Più di dieci anni fa approdò in città con uno spoken word, questa volta il pubblico cosa dovrà aspettarsi?
«Qualcosa di sexy, sfacciato, atmosfere noir da notte fonda, un po' di hard-rock e tanti sussurri, gemiti, urla e strepiti».
Cantante, chitarrista, compositrice, scrittrice, poetessa, regista, attrice, scenografa, fotografa: cos' altro è?
«Provocatoria, compassionevole, stregonesca».
Non si ferma mai? Dove trova la forza per le sue incessanti peregrinazioni creative?
«Canalizzo la naturale essenza femminile come fonte d'energia, la ribellione mi alimenta affinché possa creare azioni efficaci contro la corruzione del patriarcato genocida».
L'ultima vera rivoluzione musicale è stato il punk: pensa sia giunto il momento di qualcosa di forte come trent'anni fa?
«È sempre tempo per una rivoluzione e io sono pronta».
Chi le piace della scena underground?
«Carla Bozulich, Daxx Riggas, A place to bury strangers, We are birds of paradise, Bo Ningen».
Cosa ha ereditato da sua nonna siciliana?
«Preveggenza, etno-farmacologia, testardaggine, passione».
Si sente una sopravvissuta?
«No, una guerriera».
Prima di Lydia Lunch, alle 23, sfileranno Christine Owman, Amour Fou, Mazgani e Marco Notari, al bastione del Balice.
Carlo Argiolas