Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Centrodestra per adesso in ordine sparso

Fonte: La Nuova Sardegna
7 giugno 2011



All’incontro convocato da Farris (Pdl), molti no e tanti dubbi dagli alleati




CAGLIARI. Qualche “ni” e molti no, sia in maniera cordiale che con argomentazioni più piccate. L’iniziativa portata avanti dal consigliere comunale rieletto del Pdl Giuseppe Farris, (il più votato in questa tornata elettorale), che si è fatto promotore di una riuniore tra tutti i consiglieri della minoranza per domani sera, non dovrebbe riscontrare il tutto esaurito. Il rischio per il promotore è che alla fine sia trasformi in una riunione informale dei solo consiglieri Pdl.
Da parte del Riformatore Alessio Mereu, ad esempio, si ammette l’invito, ma si rimane prudenti sulla possibile adesione all’incontro. «Devo sentire il gruppo consiliare, poi deciderò. Per adesso non ho dato alcuna adesione; non ho ricevuto l’invito dal collega Farris, ma da altri consiglieri, ma allo stato non mi sento di accettare l’invito, pur ringraziando per la cortesia».
Se Mereu dimostra interesse e attenzione alla riunione, pur mettendono in dubbio la sua partecipazione, diversa è la posizione del suo collega nel gruppo die Riformatori Sandro Vargiu; anche egli non ha ricevuto l’invito, ma non sembra interessato in ogni caso a partecipare all’incontro. «Nessuno mi ha cercato, ma anche se fosse, di cosa parliamo? Della campagna elettorale? Io rispondo ai cittadini, che pur indicandomi all’opposizione, mi hanno chiesto di occuparmi della città, e non delle beghe tra partiti. Adesso la campagna elettorale è finita, il nostro ruolo è chiaro, se necessario aiuteremo il sidnaco a governare meglio, non certo con le barricate a oltranza. Il resto non mi interessa».
Se Vargiu esprime dubbi, Paolo Casu, oggi eletto nelle liste del Psd’Az, cinque anni fa eletto nei Riformatori e poi transitato nel gruppo Misto, assume una posizione più netta.
«Nessuna telefonata, ma al di là di questo aspetto, non riconosco l’autorità del collega Farris nel convocare queste riunioni. Libero di farle, ma con i suoi colleghi di partito. Ma non voglio polemizzare, né voglio cercare le ragioni della sconfitta; da anni alcuni di noi in consiglio hanno lanciato l’allarme sulla perdita di consensi dei partiti del centrodestra; non ci hanno ascoltato, e adesso pretendono di dettare la linea. Forse è troppo. La città ha bisogno di risposte immediate, e soprattutto da noi che abbiamo straperso, chiede serietà nel proporre risposte credibili agli atti del sindaco».
Chi invece mantiene aperta la strada all’incontro, non esprimendosi in un senso né nell’altro, è Paolo Carta, Udc.
«Vedremo, ragioneremo col mio collega, (Gianni Chessa, il secondo dei più votati, a poche preferenze di distacco da Farris, ndr) e poi decideremo se partecipare o meno a questa riunione. Per adesso non sappiamo che fare». Certo invece della sua partecipazione è Aurelio Lai, consigliere dell’Uds. «Mi hanno convocato ci vado, anche se non conosco l’ordine del giorno, presumo che si parli del risultato delle elezioni, vediamo cosa il Pdl ci vuol dire». Diversa la posizione di Ignazio Artizzu. «Giuseppe Farris è un mio caro amico, se ricevessi un suo invito, fosse solo per cortesia ci andrei, ma in quelle ore sarò a Roma. Ma in che veste parla Farris? Come commissario cittadino, come futuro coordinatore, come autoconvocato? E coloro che rivestono cariche nel Pdl locale sono ancora operativi o no? Sarebbe bello rispondere a queste domande, per capire il senso vero di questa riunione». Naturalmente, pur nella precaria situazione organizzativa, con le dimissioni del coordinatore regionale Mariano Delogu di ieri sera, la riunione della minoranza, sarà preceduta da una dei consiglieri del partito di Berlusconi. Di fatto il primo incontro, con una qualche veste di ufficialità a una settimana dal risultato elettorale. A questo hanno assicurato la loro presenza tutti i consiglieri eletti. Un dubbio rimane solo per Edoardo Tocco, che potrebbe essere trattenuto dalla concomitante riunione del consiglio regionale.(.g.cen)