Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Chessa attacca:«Su di me solo infamie»

Fonte: L'Unione Sarda
6 giugno 2011

L'Udc e il voto disgiunto

 Vedi la foto Dice di aver sopportato per settimane, e in silenzio, calunnie e maldicenze. E di non aver potuto gioire sino in fondo dell'ottimo risultato elettorale (1312 preferenze) a causa della netta sconfitta al ballottaggio. Gianni Chessa, nuovo consigliere dell'Udc, ex assessore al Patrimonio nella giunta Floris guarda con serenità al futuro ma non rinuncia a togliersi qualche sassolino dalle scarpe: «Bisogna essere sportivi e accettare il risultato espresso con chiarezza dagli elettori», dice il consigliere. «Non posso accettare che la responsabilità della sconfitta venga addossata a Massimo Fantola: chi lo critica ha fatto pochissimo, che non ha portato voti. Era il miglior candidato ma c'era un vento di novità che nessuno avrebbe potuto contrastare».
IL VOTO DISGIUNTO «Su di me sono state pronunciate infamie a proposito del fatto che alcuni dei 1312 elettori che hanno votato per me abbiano contestualmente scelto Zedda - aggiunge - ma si tratta di una minoranza talmente esigua che nei seggi del mio quartiere al primo turno il candidato a sindaco Fantola ha comunque preso il 53 per cento. Significa che io ho dato un contributo più che onesto alla mia coalizione».
LA SCONFITTA Secondo Chessa nel centrodestra è necessario fare un esame di coscienza generale: «C'è gente che pur avendo posti di governo non è riuscita a riconquistare l'elezione, ci sono assessori tecnici che si sono permessi di criticare Fantola senza aver avuto il coraggio di candidarsi, c'è gente che ha fatto asfaltare le strade, per giunta male, un mese prima delle elezioni dopo averle tenute per anni piene di voragini - attacca ancora - io sono disponibile a interrogarmi a mia volta, ma vorrei far notare che ho ottenuto un consenso ampio nonostante io sia da anni fuori dai posti di potere».
L'OPPOSIZIONE Chessa smentisce anche di aver mai pensato di sostenere la giunta Zedda: «Se ci fosse stata l'anatra zoppa sarei comunque rimasto all'opposizione - conclude - e questo Massimo lo sa bene, nonostante tra me e lui ci sia un ottimo rapporto personale, improntato al rispetto reciproco».
Anthony Muroni