Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Non è un’anatra zoppa: Zedda ha la maggioranza per governare Cagliari

Fonte: La Nuova Sardegna
6 giugno 2011






CAGLIARI. Durante il passaggio di consegne con il sindaco uscente Emilio Floris, è arrivata per Massimo Zedda la notizia più attesa, pur scontata. La commissione elettorale, a netta maggioranza, e non all’unanimità, ha deciso che l’autentica interpretazione della legge elettorale prevede il premio di maggioranza assegnato alla coalzione che ha espresso il sindaco. Il timore dell’“anatra zoppa”, figura retorica presa in prestito dal gergo politico inglese per indicare un consiglio dominato da una maggioranza diversa da quella che esprime il sindaco, non c’è più.
La commissione, presieduta dal magistrato Simone Nespoli, ha evidentemente tenuto conto delle recenti e diverse sentenze della quinta sezione del Consiglio di Stato che fornendo una autentica interpretazione della legge elettorale, sotto tutti i punti di vista (persino quello lessicale) escludevano nel caso di Cagliari alcuna possibilità di attribuzione del premio di maggioranza alle liste del centro-destra, che pur avendo ottenuto il 53 per cento dei voti di lista, aveva avuto meno della metà dei voti validi, compresi dunque quelli espressi per il sindaco. Così la commissione non ha avuto dubbi nella definizione del nuovo consiglio che vede il centro-sinistra prevalere con 24 consiglieri contro i sedici del centro destra. Del resto analoga decisione era stata assunta mercoledì per un comune delle Marche che presentava una situazione uguale a quella di Cagliari.
Lunedì si avrà la proclamazione ufficiale e a quel punto il sindaco avrà dieci giorni di tempo per convocare il consiglio; dalla data della convocazione non potranno trascorrere più di altri dieci giorni. Secondo legge, dunque, il consiglio si riunirà entro il 25 giugno, ma è probabile che la prima riunione avvenga tra il 14 e il 16 giugno. Il superamento di questo primo ostacolo, sentito più dai partiti che dai candidati a sindaco che già dopo il primo turno avevano ignorato il problema (Fantola), o definito risibile lo stesso (Zedda), sposta su altri temi il confronto politico, a cominciare dalla composizione della giunta e dai primi atti, simboli e no, del nuovo sindaco.
A chiusura del dibattito da segnalare solo i commenti del deputato dell’IdV Palomba «i gufi del centrodestra hanno ancora una volta tentato di truccare le carte, ma gli è andata male», che della vicesegretaria regionale del Pd Francesca Barracciu «chi sperava nel contrario o intenda perseverare per ribaltare i risultati delle urne, dimostra di non volere il bene della città e di non rispettare la volontà degli elettori». Silenzio, invece dai vertici del Pdl locali e regionali, alle prese con una grave crisi interna che potrebbe azzerare sin dalle prossime ore tutti gli incarichi. Solo da parte dell’ex assessore comunale al personale Farris, promotore nei giorni scorsi di una memoria a sostegno della tesi opposta a quella accolta dalla commissione, l’annuncio di un invito di convocazione degli eletti del centro-destra martedì sera «per decidere gli eventuali prossimi passi». Anche dalla partecipazione o meno a questa riunione si capirà se sin da mercoledì verranno depositati eventuali ricorsi al Tar contro la decisione della commissione. E soprattutto se l’opposizione alla giunta Zedda si presenterà compatta oppure già divisa prima ancora della seduta inaugurale, al suo interno.

 

I progetti del nuovo sindaco

«Ecco il mio metodo per fare la giunta»



Per il Poetto e l’anfiteatro rispetteremo le regole ma bisogna riuscire a salvare sia la stagione che i posti di lavoro

CAGLIARI. Decisionista temperato. È questa l’immagine di sé che ha dato Massimo Zedda nella sua prima giornata da sindaco. Una giornata iniziata con l’affanno alle 11, «non riesco ad arrivare per tempo se esco a piedi, mi fermano tutti» e terminata alle 20, dopo un lungo vertice con capo di gabinetto e direttore generale per definire le priorità e approntare l’agenza per la prossima settimana, ricca di appuntamenti istituzionali e incontri politici. Ma il cambio della guardia con un sorridente e sollevato Emilio Floris è stata anche l’occasione per tracciare, in un discorso a braccio, ma senza tentennamenti, alcuni caposaldi della sua azione sin dalla prossima settimana. Quattro i punti fermi, su Poetto, Anfiteatro, numero di assessori e metodo per la scelta sia di questi che dei rappresentanti del Comune negli enti partecipati (da Abbanoa al Ctm, dall’Autorità Portuale all’Ente Fiera).
Poetto. «Bisogna avviare subito un dialogo con la Procura per capire come sia possibile intervenire per salvare la stagione e i posti di lavoro, ma nel rispetto delle regole e nella certezza del diritto». Di rimando il sindaco uscente ha precisato come «l’ultima delibera (quella contestata durante il ballottaggio) sia stata assunta per garantire la sicurezza della balneazione e prevenire i pericoli dati dagli eventuali cantieri aperti per le demolizioni». Insomma, Zedda cercherà di rubare qualche mese, garantendo una rapida approvazione del Piano di utilizzo dei litorali per settembre e la immediata demolizione controllata dei baretti. Il piano, del resto, è pronto, manca solo il voto dell’aula.
Anfiteatro. Analogo il metodo per l’anfiteatro romano. «Salviamo la stagione, ma recuperiamo il monumento senza incertezze. Da settembre la legnaia sparirà, per un uso diverso del sito. In contemporanea adatteremo uno spazio grandi eventi all’aperto degno di questo nome». Diversi siti, uguale preoccupazione: «rispetteremo le regole, ma non possiamo permetterci di perdere neppure un posto di lavoro, fosse stagionale e a tempo parziale». Naturalmente i desiderata di Zedda devono trovare accoglimento sia in Procura che in Soprintendenza, ma il cambio della guardia in Comune dovrebbe favorire un migliore dialogo rispetto al passato.
Assessori e dirigenti. Ufficialmente Zedda è alla ricerca di «figure di alto livello, giovani, tra cui molte donne», e si aspetta un contributo determinante dai partiti che lo hanno sostenuto. È però più che probabile che il sindaco apra il confronto alla società civile produttiva (imprese, sindacati, artigiani, commercianti) e chieda a loro un parere su una ristretta rosa di nomi. Sarà quindi Zedda a presentare la lista di assessori e non a concordarla preventivamente solo con i partiti. Nessuna attendibilità pare abbiamo i nomi in questi giorni circolati, anche se non è escluso un mix tra giovani generazioni e personaggi con più esperienza amministrativa. Discorso analogo per i vertici dell’amministrazione, che verranno sostituiti sin dalle prossime ore, quando e dove sarà necessario, ma senza strappi. Gli stessi a parole negati per il cambio nelle società partecipate.(g.cen.)