Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Anfiteatro, sì agli spettacoli»

Fonte: L'Unione Sarda
6 giugno 2011

Ieri il passaggio di consegne tra Emilio Floris e il neo sindaco. Assessori ridotti da 13 a 10

 

Zedda: prima salviamo la stagione, da settembre si cambia
Vedi la foto «L'Anfiteatro? Sono per coniugare la conservazione del sito archeologico con la sua fruibilità come luogo di spettacoli, magari partendo dal progetto elaborato dalla Fondazione del Teatro lirico. E sono per il rispetto dei provvedimenti della soprintendenza e per fare il concorso di idee. Faremo una conferenza dei servizi per decidere come agire ma credo che nel frattempo sia importante salvare la stagione poi intervenire definitivamente a settembre». Sembra la riproposizione della posizione assunta da Emilio Floris e da altri esponenti del centrodestra negli ultimi mesi. Invece è un Massimo Zedda pragmatico e sorprendentemente moderato quello che parla con i giornalisti dopo la cerimonia di passaggio di consegne con l'ex sindaco, nel suo ufficio al secondo piano del Municipio.
PRIORITÀ AL POETTO Lo stesso principio ribadito per il Poetto, una delle priorità di Zedda: «È un'emergenza. Istituirò subito un tavolo tecnico, anche con la Procura, per capire come intervenire per salvaguardare la stagione dei baretti. Non possiamo permetterci di perdere un solo posto di lavoro», dice.
Abito blu, camicia bianca, cravatta regimental e mocassino inglese, Zedda arriva in anticipo all'appuntamento fissato per le undici. Sulla grande scrivania lasciata libera da Floris c'è solo un foglio: l'invito del Prefetto “al sindaco Massimo Zedda” di partecipazione alla cerimonia per la Festa della Repubblica. Il primo di una lunga serie di impegni.
L'EMOZIONE Zedda è emozionato. «Sento il peso della responsabilità delle tante cose da fare. Molti cittadini mi fermano per strada, si complimentano, mi danno consigli. In questo momento c'è un'attenzione su di me e su Cagliari che va utilizzata per convogliare sulla città non solo flussi turistici ma investimenti sul territorio».
Seguono frasi che seppelliscono gli scontri della campagna elettorale, che oltrepassano il gioco delle parti che ha contrapposto le coalizioni sino a pochi giorni fa. «La città negli ultimi dieci anni è cambiata in meglio, non si può negare», sostiene Zedda. «Ora occorre mettere in campo i nostri progetti, intervenire sul trasporto pubblico con i sindaci dell'area vasta e far sì che Cagliari assuma un ruolo guida con l'obiettivo di migliorare la vita dei cittadini». Floris annuisce, soddisfatto. Il neo sindaco annuncia che su questo e altri temi programmerà subito incontri con le altre Istituzioni e coinvolgerà i cittadini: «Serve un grande sforzo collettivo», sottolinea.
DIECI ASSESSORI Nelle prossime ore, annuncia, incontrerò i consiglieri eletti. Sulla giunta giura di non aver ancora alcun nome. «Sto ragionando sui profili e, di sicuro, voglio persone di alto livello che lavorino mattina, sera e notte per Cagliari. Il ruolo dei partiti? Hanno contribuito in modo determinante alla mia elezione ma ho avuto anche un buon successo personale. Individuerò le migliori competenze per la città e su queste basi è facile che i partiti accolgano la mia proposta». Quanto al numero dei componenti della Giunta, «saranno ridotti». Di quanti? «Credo da tredici a dieci. Accorperemo competenze e ne rafforzeremo alcune, come le Politiche comunitarie».
LA DIRIGENZA Zedda annuncia che metterà subito mano alle figure dirigenziali-chiave, come la direzione generale e ragionerà sui rappresentanti del Comune nelle aziende partecipate, da Abbanoa al Ctm, dal parco di Molentargius al Teatro lirico, dalla Sogaer all'Autorità portuale. «Spoil system? Valuterò sulla base dei risultati», assicura. Durante l'incontro, Floris ha ricordato a Zedda quali sono le opere già finanziate che gli lascia in eredità. Una di questa è il progetto di realizzazione dei sottoservizi e di pedonalizzazione del Lungomare Poetto. Un progetto che Zedda apprezza. «Inizieremo da lì».
Fabio Manca