Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pdl, è l'ora del confronto Convocato

Fonte: L'Unione Sarda
6 giugno 2011

 

per lunedì 13 il coordinamento regionale del partito


Ada Lai: strategia datata, adesso pensiamo a governare bene  
Vedi tutte le 3 foto La pausa di riflessione durerà ancora una decina di giorni. Poi il Pdl farà un bilancio della sconfitta alle amministrative di maggio. Lunedì 13 giugno è stato fissato il coordinamento regionale a Cagliari, una riunione quantomai utile per rimettere insieme i cocci del partito ed evitare - per dirla alla Settimo Nizzi - che «altri buoi scappino dalle stalle». C'è stato l'allontanamento degli elettori, sono in uscita alcuni coordinatori locali, occorre evitare - sostengono i vertici regionali - che l'emorragia aumenti. «C'è una legislatura da portare avanti», ha detto ieri il numero due del partito, Nizzi, «dobbiamo presentarci al prossimo confronto con gli elettori, le Politiche 2013, con una squadra unita e soprattutto in salute». Puntiamo «sul buon governo», dice Ada Lai, l'unica donna nel centrodestra che per un paio di settimane è stata fra i possibili volti su cui puntare, «comunichiamo meglio e riportiamo la fiducia nel centrodestra».
LO SCENARIO La coalizione di governo non ha ricevuto dalle urne un segnale di incoraggiamento. Anzi, le massime espressioni della maggioranza, peraltro su piazze storicamente targate centrodestra come Olbia e Cagliari, sono state respinte con perdite. Il coordinatore del Pdl Mariano Delogu, che ha guidato con il governatore Ugo Cappellacci i vertici della maggioranza prima delle elezioni, non crede che le dimissioni di massa possano risolvere i problemi della coalizione: «Non mi pare che uscire di scena in un momento di grande difficoltà rappresenti una soluzione logica. Sappiamo prenderci le nostre responsabilità». Dagli incarichi di partito si stanno chiamando fuori gli uomini guida del capoluogo e della provincia (Floris, Usai e Contini), ecco perché il Pdl raduna il suo coordinamento, con l'obiettivo di ritrovare la fiducia della base. E degli alleati.
Le macerie rimaste dalle amministrative celano a fatica il malumore che serpeggia fra i Riformatori (il coordinatore Cossa, in tv, non è stato tenero con la Giunta) e certamente l'Udc maledice quel patto elettorale che ha tenuto fuori Fli dall'alleanza cagliaritana.
L'ANALISI Ada Lai, direttore generale del Turismo, capo di Gabinetto del presidente Cappellacci in pectore e già ai vertici del Comune di Cagliari, è sicura: «Le elezioni ci hanno fatto capire quanto l'opinione pubblica si aspettasse dalla politica e quanto noi non siamo riusciti a dare». Il candidato era ottimo, dice, «ma il nuovo a cui dare fiducia ha attirato di più rispetto a una modalità un po' datata di fare politica». Secondo la dirigente regionale «dobbiamo ricominciare da programmi di buon governo, comunicare adeguatamente e puntare su una classe politica rinnovata, diciamo anche giovane, ma soprattutto fatta di persone credibili». Nel 2010, per un periodo ha accarezzato l'ipotesi di una candidatura, sarebbe stata (in caso di successo) la prima donna sindaco di Cagliari. «Ora guardiamo alla Regione, insieme al presidente Cappellacci - dice - riportiamo in Sardegna la fiducia nel centrodestra». Idee innovative («il nucleare, i traghetti»), soprattutto «azioni popolari, di buon governo. Un governo che dia risultati, solo così riacquisteremo la fiducia dei sardi».
Enrico Pilia