Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Primarie e dimissioni, le incognite del Pdl

Fonte: La Nuova Sardegna
6 giugno 2011

La prima riunione informale dei consiglieri comunali è fissata per martedì: si anima il dibattito nel partito di Berlusconi



Edoardo Tocco e Mauro Contini chiedono un azzeramento totale dei gruppi dirigenti



«Abbiamo perso 6 a 0. Cosa dobbiamo capire del voto?»

CAGLIARI. Acque sempre più agitate nel Pdl cittadino, dopo la pesante sconfitta al ballottaggio. Se è comune l’esigenza di cambiare, e di rinnovare responsabilità e incarichi, non sono chiari i percorsi per arrivare all’azzeramento delle cariche.
Martedì il consigliere più votato nel Pdl Giuseppe Farris, ha promosso un incontro tra tutti i consiglieri di minoranza per analizzare il voto e capire cosa sia accaduto nei due turni elettorali in Comune. Una iniziativa, appoggiata ma con dubbi sul metodo da Edoardo Tocco, consigliere regionale e anche egli rieletto nelle file del partito di Berlusconi in Comune. «È come aver perso una partita sei a zero. Che analisi si vuol fare? Gli errori di tattica e di strategia - precisa Tocco - sono stati così evidenti che c’è spazio solo per azzerare tutte le cariche, indire subito le primarie, per me da fare anche per la scelta del sindaco, e riparlare con i nostri elettori». Secondo Tocco il Pdl è stato lontano e distante dai cittadini di Cagliari e non ha convinto la gente. «Ho chiesto una immediata riunione dei vertici cittadini e provinciali, e sarebbe il caso che i nostri amici, come hanno preannunciato, si presentassero tutti dimissionari. Se analogo buon gusto politico venisse perseguito dai nostri responsabili regionali, il ricambio generazionale avrebbe anche una valenza politica». Tocco sogna primarie sempre e dovunque, «per uscire dai saloni» e si ritrova d’accordo su questo tema con il sindaco di Quartu Mauro Contini. «L’idea di un PdL che si apre alle primarie è di sicuro un primo passo verso il rinnovamento politico auspicato dai cittadini e dagli elettori. Lo faccio tutti i giornmi da sindaco e sono certo che tutto il “nostro popolo” sarà lieto di esprimersi sulla scelta dei futuri candidati alla guida della coalizione e del partito. Non c’è davvero più tempo da perdere. La Sardegna ha già detto cosa pensa: auspica un PdL diverso, giovane, aperto, dinamico, dialogante. Ben vengano dunque le primarie senza se e senza ma, con regole certe».(g.cen.)