Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Zedda, proclamazione a Pirri

Fonte: L'Unione Sarda
3 giugno 2011

Lunedì potrebbe essere definito il Consiglio, primi movimenti anche per la giunta

Da ieri è il nuovo sindaco: cerimonia nell'ex Distilleria
Vedi la foto
«Ma sono sindaco da adesso?»
«Da adesso»

Le 17 sono passate da sette minuti quando Massimo Zedda, dopo aver ascoltato la formula di rito («In virtù dei 50.055 voti validi registrati al ballottaggio, lei è sindaco di Cagliari») chiede conferma a Simone Nespoli, magistrato che presiede la Commissione elettorale circoscrizionale. La cerimonia è velocissima, neanche il tempo di finire il corridoio della Cittadella dell'Impresa di Pirri, dove si è insediato il collegio, un paio di strette di mano, una firma ed è tutto finito. Zedda (arrivato nell'ex Distilleria insieme al capo di gabinetto Francesco Cicero), da ieri è il primo cittadino più giovane di un capoluogo di Regione, oltre ad essere il più giovane della storia del Comune di Cagliari: arriva sulla poltrona più importante di Palazzo Bacaredda all'età di 35 anni e 4 mesi, sorpassando Ottone Bacaredda (che diventò sindaco per la prima volta a 40 anni), Paolo De Magistris (42) e Roberto Dal Cortivo (43).
LA CERIMONIA Una cerimonia decisamente poco enfatica, che per la prima volta non si è tenuta nel Municipio di via Roma: è stato il presidente della Commissione a chiedere, in maniera informale, la disponibilità a fare la proclamazione nella struttura comunale di Pirri, dove da martedì pomeriggio si lavora per verificare i registri dei 175 seggi della città. Solitamente il sindaco inizia il proprio mandato a Palazzo Bacaredda - così è successo per Floris e Delogu - ma per risparmiare tempo si è preferito rimanere a Pirri. Dopo la pausa di dieci minuti, il magistrato e gli altri componenti della Commissione hanno ripreso a lavorare, davanti al coordinatore cittadino vicario del Pdl Paolo Truzzu, al segretario del Pd di Cagliari Yuri Marcialis e a altri dirigenti di partito, che assistono alle verifiche.
IL CONSIGLIO COMUNALE Lunedì potrebbe essere invece il turno della proclamazione degli eletti in Consiglio. Dalla stanza dove è riunita la commissione, dove l'aria è densa - quasi irrespirabile - per l'odore delle schede elettorali, non filtra nessuna indiscrezione. Anche se difficilmente - questo dicono i ben informati - ci saranno colpi di scena: la maggioranza dei seggi dovrebbe andare alla coalizione di centrosinistra, nonostante le ipotesi di un comando dell'aula assegnato al centrodestra non siano ancora tramontata. Il ministero dell'Interno, nel frattempo, continua ad assegnare in via provvisoria 24 seggi a una teorica opposizione composta dal centrodestra e da due candidati sindaci sconfitti Massimo Fantola e Ignazio Artizzu. Ma va anche ricordato che la Commissione circoscrizionale è sovrana, dunque l'ipotesi del Viminale può essere ribaltata. In ogni caso, è quasi certo che una delle due coalizioni proporrà un ricorso al Tar.
LA GIUNTA Dopo la proclamazione dei consiglieri, inizierà un'altra partita, quella per la giunta. I movimenti, in realtà, sono iniziati la sera stessa del trionfo di Zedda. Per ora circolano alcuni nomi: Italo Meloni, che potrebbe andare all'Urbanistica (l'alternativa è Paola Cannas) o alla Viabilità; Maria Antonietta Mongiu, ipotetico assessore alla Cultura (poltrona rivendicata anche da Sel) per la quale si parla anche di una poltrona da vicesindaco; Carlo Mannoni, per i Lavori pubblici. Tutti - o quasi - molto legati all'ex governatore Renato Soru. Ma le altre correnti del Pd, ovviamente non staranno a guardare.
Michele Ruffi