Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Terremoto nel Pdl: via Floris?

Fonte: L'Unione Sarda
3 giugno 2011

IL DOPO-VOTO. Il coordinatore cittadino: «Necessaria una presa di coscienza dopo la sconfitta»

L'ex sindaco e il vicario Paolo Truzzu pronti alle dimissioni

La botta è stata di quelle potenti, difficili da assorbire. E il Pdl di Cagliari non può che traballare, di fronte alla sfiducia che l'elettorato ha manifestato al ballottaggio nei confronti del centrodestra. Tanto che non è improbabile che già entro la fine della settimana ci possa essere l'azzeramento del coordinamento cittadino. Il sindaco uscente Emilio Floris e il suo vicario Paolo Truzzu, secondo i bene informati, avrebbero già deciso di presentare le dimissioni. Ma tutto resta congelato, in attesa di vedere gli sviluppi legati alla nomina del guardasigilli Angelino Alfano alla segreteria nazionale del partito di Berlusconi. Nel frattempo qualcosa si è mosso: il coordinatore cittadino del Pdl-giovani Daniele Gamberini ha già messo nero su bianco la sua rinuncia all'incarico e le dimissioni dall'organismo cittadino presieduto da Emilio Floris.
L'EX SINDACO «Credo che una riflessione su questo risultato elettorale così negativo non sia rinviabile», dice Floris, che già da lunedì è tornato al suo lavoro nella casa di cura Sant'Antonio, «ma voglio riflettere prima di fare dichiarazioni pubbliche. Certo è che sarebbe necessaria una presa di coscienza sul calo del consenso che si è registrato a Cagliari e a Olbia. Nel nostro caso c'è un'ulteriore difficoltà a leggere il dato elettorale: al primo turno la coalizione ha preso il 53,8 per cento dei voti. Significa che l'operato dell'amministrazione uscente, che certamente qualche responsabilità può avere per il risultato negativo del secondo turno, è stato sostanzialmente approvato dai cittadini». Di più Floris non dice, almeno ufficialmente.
GLI SPIFFERI Ma è nei contatti con i fedelissimi che il sindaco uscente ha manifestato la sua intenzione di abbandonare l'incarico: chi gli sta più vicino parla di un «disamore che è via via cresciuto nella parte finale della consiliatura nei confronti del partito, che sostanzialmente ha mostrato di non esistere». Torna così d'attualità la storia del “tagliando”, del quale lo stesso Floris ha più volte parlato nel corso degli ultimi mesi: «Dal 1994 al 2001 in Regione e dal 2001 al 2011 in Comune sono stato uomo fedele a Forza Italia e, poi, al Pdl. Ma ora dobbiamo capire che la gente ci chiede altro». Cosa? L'ormai ex sindaco non lo dice. Ma è altamente improbabile che il suo disamore possa essere ricollegabile a un'intenzione di cambiare partito. Più probabile un ritiro, almeno momentaneo, dalla scena politica. A meno di una rifondazione del Pdl in Sardegna: «Sarebbe necessario un passo indietro da parte di tutti, l'azzeramento delle correnti e delle rendite di posizione - dicono sempre dall'entourage del primo cittadino uscente - dopo di che sarebbe possibile iniziare una nuova fase, che consenta al Pdl di rimettersi in sintonia con la città. E di fornire il giusto apporto di idee, stimoli e sostegno all'azione della Giunta regionale. Senza un partito-guida forte non si può pensare di vincere le enormi battaglie che il centrodestra dovrà sostenere nei prossimi mesi».
GLI ALTRI Anche il vicario Paolo Truzzu non ha ancora deciso cosa fare: «Avevo detto già prima del ballottaggio che, in caso di sconfitta, sarei stato pronto a rimettere il mandato - dice, al telefono - questo è il minimo che si può fare in presenza di certi risultati. Ma ancora non ho assunto nessuna decisione. E quando lo farò sarà necessario un passaggio formale presso gli organismi deputati». Non ha dubbi l'ormai ex coordinatore cittadino del Pdl-giovani Daniele Gamberini: «Ho rassegnato le dimissioni, estendendole anche al posto che di diritto mi spettava nell'organismo presieduto da Emilio Floris - rivela - la crisi del nostro partito è così profonda che chi, come me, vuol dare un contributo per rifondare e partire con rinnovato entusiasmo, non può che mettere a disposizione le proprie deleghe».
Anthony Muroni