Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Jacarande e polemiche

Fonte: L'Unione Sarda
1 giugno 2011

Fioccano le proteste per il taglio degli alberi in tutti i viali della città

 

Ballero: sbagliato potarle durante la fioritura
Vedi la foto Non si placa la polemica sulla potatura degli alberi di Jacaranda proprio nel periodo in cui le piante producono i loro bellissimi fiori tra il blu e il violaceo. Una polemica così diffusa che il dirigente del servizio Verde pubblico del Comune, Claudio Papoff, ha deciso di preparare una nota ufficiale per spiegare ai cittadini perché da alcuni mesi gli alberi che popolano alcuni dei viali più importanti della città, dalle Jacaranda ai Ficus, sono stati completamente sfrondati. Ma la sua spiegazione non è condivisa da Mauro Ballero, direttore dell'Orto botanico e docente di Biologia Farmaceutica. «Le potature dovevano essere fatte, ma in altri periodi, non nel pieno della fioritura».
LA POSIZIONE DEL COMUNE «Gli alberi di Jacaranda del Largo Carlo Felice, essendo a dimora in ambiente urbano devono, purtroppo, essere periodicamente potati. Nel caso specifico bisognava ridurre il pericolo di resistenza al vento delle chiome», tenta di spiegare Papoff. «Quegli alberi, peraltro, non sono in buone condizioni di salute a causa di malattie fungine a carico del fusto e delle “offese” delle auto. La potatura diviene pertanto un elemento necessario e di prevenzione, per ridurre le dimensioni ed il peso delle chiome, onde poter minimizzare», scrive Papoff, «il rischio di schianti (di auto?) e per permettere un più ampio passaggio della luce, solare ed artificiale, a favore rispettivamente dei residenti e dei pedoni che trafficano sui marciapiedi». Che forse, al contrario, soprattutto d'estate gradirebbero ombra.
Quanto ai ficus retusa di viale Trieste «il tipo di potatura è legato a questioni di sicurezza stradale per ottenere nel tempo una chioma più contenuta con una decisa riduzione dei siconi (i frutti prodotti dai ficus che, una volta a terra, schiacciati dai veicoli e mescolati con l'acqua di lavaggio delle strade tendono a divenire una poltiglia scivolosa e munita di un odoresgradevole). Il secondo motivo», prosegue, «è di sicurezza igienico sanitaria e serve a garantire un sufficiente passaggio della luce solare ed artificiale e che riduca la possibilità di stazionamento di fauna poco gradita, come storni, piccioni ed ultimamente anche topi».
BALLERO «Le potature dovevano essere fatte, ma c'è modo e modo e tempo e tempo», osserva il direttore dell'Orto botanico. Che spiega: «La pianta quando fiorisce è sotto stress e la potatura (che ha costi tra i 2 e i 400 euro a pianta) vanno fatte quando è più tranquilla. Il periodo migliore è o prima o dopo la fioritura. Se si pota in queste fasi, diminuiscono le potenzialità fotosintetiche e l'albero soffre». (f.ma.)