Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Primo giorno da sindaco in pectore, ma si pensa già ai nomi per la giunta

Fonte: L'Unione Sarda
1 giugno 2011

 

Zedda riceve in Comune il telegramma d'auguri di Sabrina Ferilli


Vedi la foto In attesa della chiamata dell'ufficio elettorale del Comune, che lo proclamerà ufficialmente sindaco di Cagliari, Massimo Zedda ieri ha vissuto la sua prima giornata da primo cittadino in pectore: una passeggiata per le vie del centro, da casa - in piazza Costituzione, di fronte al Bastione - a Palazzo Bacaredda. Strette di mano, abbracci, ancora qualche occhio lucido. In municipio ha trovato decine e decine di telegrammi, lettere e messaggi di congratulazioni. Il primo, arrivato poco dopo le 8, era di una supporter speciale: Sabrina Ferilli. «Le felicitazioni più grandi. Ora tenete a cuore noi cittadini». Un telex non troppo strano, se si pensa che l'attrice romana non ha mai fatto mistero del suo orientamento politico, ed è accomunata a Zedda anche da un altro particolare: pure lei è figlia di un dirigente del vecchio Partito comunista.
GLI APPUNTAMENTI La giornata, nonostante la notte di festeggiamenti sia stata lunga, è iniziata presto. Prima tappa all'Antico Caffè. Il bar in cui, nella lunghissima campagna elettorale, dava appuntamento ai fedelissimi ogni mattina. Alle 16.30, a 24 ore dall'inizio dei festeggiamenti, il futuro sindaco è andato in Consiglio regionale, dove era in programma l'esame del collegato alla Finanziaria. Zedda è stato uno dei primi ad arrivare in via Roma e si è trovato di fronte un'aula semi-deserta. In serata poi è stato ospite della trasmissione di Rai Tre Ballarò.
LA GIUNTA I prossimi giorni saranno dedicati alla giunta. Per ora Zedda non ha parlato con nessuno («non ha fatto un nome neanche con noi», giurano i collaboratori più stretti) dei papabili. E in questa situazione, cioè con il Consiglio ancora appeso alle decisioni della commissione elettorale, tra spettri di anatre zoppe e rassicurazioni («avremo 24 consiglieri»), il mistero sui nomi appare credibile. Nessuna giunta può essere fatta senza avere prima chiara la composizione della maggioranza. Innanzitutto perché alcuni assessori potrebbero arrivare proprio da qui. Si parla ad esempio, dei consiglieri più votati nel Pd (Andrea Scano, Davide Carta e Claudio Cugusi). E anche di qualche escluso dall'aula di via Roma: ad esempio Paola Cannas, ex assessore a Selargius e dirigente dell'assessorato regionale all'Urbanistica. Dall'area-Soru potrebbero arrivare alcune indicazioni: Maria Antonietta Mongiu (alla Cultura, anche se un altro nome che circola per è quello del tenore Gianluca Floris) e Carlo Mannoni. Ma non c'è nessuna conferma.
LE SCELTE Zedda dice che sceglierà in base alla «competenza». E in giunta ci saranno anche «donne e giovani». In campagna elettorale ribaltò la solita concezione delle pari opportunità: «Garantirò il 40 per cento di quota uomini», disse. Ora elenca i valori da seguire per la formazione dell'esecutivo: «Ci saranno persone che mi consentiranno di avere un governo all'altezza delle aspettative». Attingerà dal Consiglio? «Non so. Va anche garantito il governo e la qualità dell'aula». I partiti ovviamente indicheranno i loro preferiti: «Chiederò di esprimere il massimo delle competenze e delle professionalità». Assessori tecnici? «Vorrei dei tecnici politicizzati, attenti al dialogo con la città».
Michele Ruffi