Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Parcheggi e insulti

Fonte: L'Unione Sarda
30 maggio 2011

PIAZZA DE GASPERI. Un giorno con i giovani senegalesi

 

«Incasso 10 euro per 12 ore di lavoro» Piazza De Gasperi, parcheggio del Comune, una mattina qualunque, alla ricerca di un parcheggio.
Strisce blu da una parte, dall'altra, invece, le gambe lunghe di Adama Ndiaye, senegalese, maggiorenne da qualche mese, occhi vispi e malinconici che inizia la sua corsa sull'asfalto, tra il frastuono dei clacson, qualche insulto e pochi sorrisi. Lui, ogni mattina è lì, attento, nel segnalare prima degli altri suoi colleghi, quasi tutti coetanei (ma c'è anche qualche minorenne), il posto utile e sicuro, tagliandino compreso, per abbandonare l'auto. «Per noi è un lavoro», spiega Ndiaye. «Arrivo alle 7.30 e vado via alle otto di sera». Professione parcheggiatore, insomma.
Abusivo e contestato. Ieri, sarà stato il caldo afoso un po' di più rispetto agli altri giorni. Tutti uguali. Come gli insulti che non sono mai direttamente proporzionali ai sorrisi. Gli automobilisti, i residenti di quella zona, e non solo, a volte li salutano, acquistano qualche accendino, anche se non fumano, per non essere infastiditi di prima mattina. Altri, invece, non sopportano proprio l'aiutino , a volte troppo insistente, per trovare il sospirato parcheggio. «Noi non vogliamo dare noia a nessuno. Non ci sono soldi - ci dicono - poi, però, qualcuno ci lascia qualcosa...», aggiunge Niiu Gales, 17 anni, maglietta del Cagliari calcio, cuffiette e musica africana che fa da colonna sonora alla sua giornata. Che al netto del guadagno vale meno di dieci euro e molti, troppi, insulti per i venti, a volte anche trenta senegalesi, tutti giovanissimi, sparsi qua e là in piazza De Gasperi in una mattina qualunque.
Nicola Pisu