Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'invasione dei diecimila

Fonte: L'Unione Sarda
30 maggio 2011

MONTE CLARO. Successo di pubblico dell'European jazz expò

 

«Finalmente i parchi usati per la musica»
Vedi la foto Un'invasione festosa di oltre diecimila persone nella sola giornata di venerdì, col parco di Monte Claro trasformato in un'oasi musicale. Merito dell'ingresso gratuito al secondo appuntamento con l'European Jazz Expo, la manifestazione che per quattro giorni (oggi l'ultimo) ha trasformato il colle in una gigantesca arena musicale con cinque palchi, decine di concerti e una grande area attrezzata con giochi sonori per grandi e piccini. Anche la prima giornata era programmata con ingresso libero, ma il vento di maestrale e la temperatura non ottimale avevano scoraggiato molte persone ed i numeri erano rimasti fermi a qualche migliaio di visitatori.
DIECIMILA PERSONE «La seconda giornata è stata eccezionale», ha sorriso Massimo Palmas, l'organizzatore dell'evento, «c'erano più di diecimila persone ed il parco ha superato il collaudo a pieni voti. Certo, non può essere sfruttato in maniera intensiva come spazio per concerti ed eventi durante tutta la stagione perché dopo appuntamenti come questo, è necessario che venga tenuto a riposo».
64 CONCERTI Da giovedì a oggi il programma prevedeva 64 concerti, con 200 tra tecnici e uomini dello staff mobilitati per allestire gli otto palchi che stanno ospitando le esibizioni che iniziano a mezzogiorno e finiscono a notte fonda. Ma gli interrogativi principali, prima che la rassegna cominciasse, riguardavano proprio la capacità di Monte Claro di rispondere (e sopportare) un evento di questa portata. «Siamo molto soddisfatti», ha proseguito il patron del Jazz in Sardegna, «l'obiettivo era quello di eguagliare le edizioni ospitate in fiera: anche nelle due serate a pagamento il botteghino ha già superato le quattromila persone al giorno. Dunque pensiamo di migliorarci».
VOLONTARI DI LEGAMBIENTE A vigilare che il prezioso colle concesso dalla Provincia non venisse rovinato ci sono anche un centinaio di volontari di Legambiente, mentre un imponente servizio d'ordine sorveglia parcheggi interni e le aree dei palchi. E siccome, soprattutto venerdì, l'area sosta interna non è bastata, le strade attorno al parco erano tutte straboccanti di auto lasciate ai margini della carreggiata: da via Cadello a viale Is Mirrionis, arrivando sino a via Jenner e via Santa Maria Chiara.
«Finalmente i parchi vengono utilizzati per la musica», ha commentato ieri Stefania Porrà, arrivata da Sassari per il concerto di Stefano Bollani. «Nelle grandi città già avviene: poi l'idea di poter girare da un palco all'altro è molto bella. Bisognerebbe ripeterla anche per altri generi musicali».
Francesco Pinna